della matrona. L’ami, ma di un amore più calmo, più fidente, più costante e più sano.
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riesca ad annoiare, e che invece un quadro tedesco, prima indifferente o antipatico, poi un po’alla volta s’apprezzi e si ami.
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Rebecca rispose: - È lei! ... Colei che tu ami! ... Io sono soltanto un tuo capriccio ... Va'! Va'! Lasciami sola ... Non ti voglio piú bene in questo
! - È arrabbiata con te; dice che sei tu, orso, che non vuoi condurla perché in fatto di amore tu ami soltanto i duetti. Se è vero, non hai torto. Come si
dimessamente: perché non m'ami piú? Da quel giorno però Eugenio cominciò a sembrarle di bel nuovo mutato. - Guarisci presto - le diceva, accarezzandole il
all'amore. - Perché m'ami? - gli domandò improvvisamente Giustina. - Non sono bella, tutt'altro; non sono capricciosa ... - Che ne so io? Sei qualcosa di
esser qui venuta. - Senta - dissi; - lei ragiona troppo! Ami invece! - E strinsi il suo braccio col mio. Restò a capo chino, come assorta
che lo atterrivano, quasi dovesse spirargli allora allora tra le braccia. In quei momenti era spietata: - Ah, tu non m'ami piú! ... Sei stanco di me
occhi che le svolazzavano attorno. - Mi ami dunque? - le chiesi attirandola verso di me col braccio che le cingeva il busto Liberossi improvvisamente