filava diritta; pioppi di qua, pioppi di là. Qualche cascina affacciava dietro i pioppi il tetto rossiccio e le mura biancastre con le finestre ancora
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al loro scarso lume si vedevano i fumaioli rizzati fantasticamente sul tetto, quasi persone poste in sentinella, in strana lontananza; la quale pareva
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sorriso di verde, un profumo di primavera irrompevano follemente dal giardino della villa. Il cinguettio dei passeri sul tetto e fra gli alberi, lo
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e di dentro, sorrideva dietro il giardino di aranci, con le quattro finestre bianche nella facciata color rosa sbiadito, con la terrazza sul tetto
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comignolo, quei rami verdi d'una pianta di limone che sorpassavano un tetto nuovo. E stava là lunghe ore al sole, come una lucertola, voltandosi di tanto
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ella avrebbe dormito sotto il mio stesso tetto! Honni soit qui mal y pense! Terminata la colazione, si affrettò a darmi innanzi tutto i venticinque
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Accademia della crusca
