medesimi motti voglio che tu rida, chè sarebbe un lodarti da te stesso. Egli tocca di ridere a chi ode e non a chi parla; altrimenti può accadergli
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passatempo, ma fremito febbrile; e arbitra la fortuna, cioè il caso. Talvolta quel silenzio, in cui non s'ode che il tintinnio del denaro, è rotto da un
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interesse, quando le orecchie, gli occhi, gli animi degli spettatori sono rivolti alla scena e nell'uditorio non s'ode un zitto, ecco uno scroscio
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. S' ode una voce sconosciuta? E tosto due occhi, quando non sono di più, si mettono a guardare dagli spiragli di una gelosia socchiusa, da una tendina
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