, benché brutta, benché inelegante, provava dentro di sé le vaghe impressioni del crepuscolo della sera, e le tramandava allo spettatore. Il valore
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Una sera, nell’ora del crepuscolo, scendevano da Castel Sant’Elmo uno scultore di Bologna, montato sopra un piccolo asinelio grigio, un architetto di
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-stonato delle case, e nel Carlandi, il quale ha riprodotto con molta verità la luce scarsa e melanconica del crepuscolo. Ma il Jacovacci non si lambicca
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