posteriore dell’edificio. Ve n’è qualcuna di notevole assai: un san Gerolamo nella finestra a manca dell’abside, finissimamente eseguito, nudo, con il sasso
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Nel Duomo nostro la unità compiuta non esistette mai. L’anno 1400 il parigino Mignoto si lagnava, parlando de’ finestroni dell’abside, in molto
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, e, lontano, il finestrone rotondo dall’abside a intrecci, che spicca in luce fredda nelle tenebre del tempio. Lo spettore si trova con esattezza
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dietro si vedono finora i resti dell’abside di una vecchia chiesa posta fra la Salizzada ed il Rio terrà; a sinistra sbocca una viuzza strettissima e buia
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