dilatarsi delle sue zone di assorbimento. È probabile che le stelle di 4° tipo ed altre stelle ci appaiano piccole per solo assorbimento.
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. 24). Consiste in un globo fornito di 4 tubulature, in due delle quali entrano i reofori di platino; delle altre due una si mette alla bocca del tubo
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Fig. 26 Spettro stellare di 4° tipo
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delle stelle di 4° tipo fossero le a, b, c, dello spettro del carbonio: le ultime non si vedrebbero per la loro debolezza.
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° e principalmente di 4° tipo oltre le righe metalliche hanno anche quelle di altri gas e molto probabilmente del carbonio in istato di ossido o di
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stella, solo con minima variazione di posto. 3° Essa dipende dalla forza dispersiva della nostra atmosfera. 4° L’ondulazione aerea facendo che pervengano
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sua luce era vivissima quanto la luna al 1° quarto! Durò 4 mesi.
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. Queste erano tutte linee brillanti: di più avea alcune zone vive che richiamavano il 4° tipo, ma colla giunta delle linee lucide. Presto però la stella
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’Orsa. Nell’intervallo non vi sono righe distinte, ma uno spettro continuo. Il tipo si accosterebbe al 4°, ma manca quella del verde intermedio.
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verso il violetto, e sembra coincidere colla 3a riga del medesimo colore nello spettro delle stelle di 4° tipo. Il posto di queste righe è difficile a
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essere, e soltanto essa sarebbe ad insufficiente temperatura per dare spettro lineare. 4.° Finalmente essi trovansi quasi tutti sulla zona delle
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crederebbe stellare e risolubile, le dimensioni sono: asse maggiore 72",2: asse minore 60",4. Fuori vi è una stellina più viva che potrà servire a scoprire
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Le nebulose anulari sono molte, ma non tutte sono così semplici di struttura come le precedenti. Esempio primo sia lafig. 4 in Andromeda (H. 4964. α
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righe, una nel bleu e due nel verde, disposte come qui si vedefig. 43, e meglio come sono disegnate nellafig. 4 della Tavola IV cromolitografìca.
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trovato che può estendersi in lunghezza a 4°, e a 2° ½ in larghezza, ma agli estremi è sfumatissima. Inoltre essa è lungi dall’essere graduatamente
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si credeva. Esempio magnifico di questa struttura è quella de’ Levrieri, la figurata al n.° 4 Tavola VII, che mostra un doppio vortice, che si avvolge
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Orione, e che involge la stella multipla θ'. Questa stella è composta di 4 stelline principali disposte in forma di Trapezio con due altre più minute
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scintillazione, anche nelle planetarie (v. figure precedenti 1, 2, 4, 5, 6, Tavola VI), e a Washington si è pure verificata in altre nebulose.
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4.° Una cosa importante da studiare si è il rapporto che passa tra i moti proprii e le grandezze delle stelle. Qui però è da avvertire che bisogna
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sono letti da due sistemi di 4 microscopi collocati sopra le due testate dei grandi pilastri di marmo che reggono tutta la macchina. Tra i pilastri
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4.° I moti apparenti saranno soggetti ad una legge molto semplice: le stelle sembreranno divergere dal lato verso cui cammina il Sole, e convergere
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doppie, le cui distanze sono minori di 4", risulta che non si è trovata nessuna stella doppia otticamente. Per gli ordini superiori che da 4" vanno a 16
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rappresentando il numero delle stelle visibilmente doppie de’ suoi primi tre ordini (vale a dire di quelle la cui distanza non supera 4") per 693, di queste
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legate fisicamente. Abbiamo già accennata ad alcune di esse. Tale è il gruppetto di θ Orione composte di 4 belle disposte a trapezio e due altre
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Il diligentissimo Heis assicura non esser computabili che 4 in 5 mila stelle nel cielo visibile dalla media Europa. Egli, fornito di vista acutissima
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campo del telescopio era di 15' 4" di diametro e l’ingrandimento di 120 volte. Egli contava in ciascun campo il numero delle stelle visibili, ed ove per
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tutta avrebbe richiesto almeno 83 anni. Infatti il campo del telescopio avendo solo 15' 4" di diametro equivale a 1/832979 della volta celeste, onde
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Consiste questo in un grande cannocchiale di 25 centimetri di apertura obiettiva, e 4.m 50 di lunghezza focale, portate da un nodo di costruzione
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usa quello che è disegnato nella fig. 4 che dicesi Equatoriale. Noi diamo la figura di quello che trovasi all’Osservatorio del Collegio Romano
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Però questa grande precisione che si aspettava non fu facile ad ottenerla in pratica per molte cagioni che rivelò l’esperienza. Primieramente dei 4
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tempo. La correzione necessaria portò un cambiamento di circa 4 milioni di miglia nella distanza della Terra al Sole. Ciò per le persone estranee all
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Lassell ha 4 piedi (1.m 30); quello di Lord Rosse, 6 piedi = 1.m 90; quello dell’osservatorio di Vittoria nell’Australia ha quasi altrettanto. Le
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declinazione, e 4° in A. R, stabilisce una simmetria non trascurabile di questa conformazione celeste nei due emisferi opposti. Le Nebulose isolate di
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4.° Tra 25 e 35 operando allo stesso modo si trova da 35 scandagli la densità di 17,68 per densità a 30°, e così seguitando si è formato il seguente
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1.° Un salto o diminuzione notabile di densità dopo due gradi di larghezza, il quale spiega perchè la Via Lattea appaia così stretta, cioè circa 4
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distribuzione seguente delle stelle, prendendole secondo l’Ascensione Retta, e dividendo il cielo in regioni di 4 in 4 ore, cioè:
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quasi tutte sono state notate; di più la Via Lattea, ove sega l’Equatore, non si dilata per le 4 ore abbracciate dalla estensione della regione e
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, e la seconda il numero delle stelle secondo Argelander ed Herschel; la terza le somme successive di 1.a e 2.a; 1.a, 2.a, 3.a, ecc; la 4.a il raggio
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4.° Innumerevoli altri ammassi vi sono ancora di natura più o meno risolubile, ma più complicata, dove però attesa la distanza dei corpi e la
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N. 4. Questa è la famosa stella temporanea di Ticone Brahe. D’Arrest vi ha segnalato una piccola stella rossa vicina.
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. Polluce nei Gemelli (alcuni vi mettono anche Castore), 4. Capra nel Cocchiere, 5. Arturo in Boote, 6. Betelgeuze in Orione, 7. Aldebaran nel Toro, 8
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Grandezze: 1.a, 2.a, 3.a, 4.a, ecc.
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Rapporto dalla 1.a alla 2.a = 3.75; 2.a alla 3.a = 2.25; 3.a a 4.a = 2.20; 4.a a 5.a = 1.95.
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Apertura in pollici inglesi: 1 – 2 – 3 – 4 – 8 – 9 – 10
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valore e intensità assoluta di luce sarebbe 2,32 volte quella del Sole. La luce di α Centauro poco differisce da quella di Arturo e di α Lira ed è 1/4
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4° Le stelle isolate sono più difficili a rilevarsi che le doppie, mancando ogni termine di confronto anzi piuttosto si ha un termine che le
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Ecco pertanto le principali conclusioni. — Tutti gli spettri stellari, tranne pochissime eccezioni possono ridursi a 4 Tipi principali che sono
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Gli spettri di terzo tipo sono rappresentati nella Tav. III cromolitografica, fig. 3 e 4, da due figure importanti, α Orione, e α Ercole. In fondo
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4.° Il quarto tipo è assai bizzarro e vario. Potrebbe credersi a prima vista che esso risulti dal terzo sopprimendo alcune delle linee scure. Così
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Catalogo di alcune stelle principali di 4° tipo
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