ARTURO, poi subito un SERVO.
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(entrando in fretta e subito correndo fra le braccia di Arturo).
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ARTURO, poi il marchese VITTORIO.
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Fammi il piacere, Arturo, rivolgiti a qualchedun altro.
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Arturo.... Arturo.... Non mi ascolta più. Oh! cospetto di bacco, é troppo.
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Ma e il signor Arturo l'avete veduto?
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L'ho veduto, abbiamo parlato insieme lungamente; e ora é presso la Contessa.... A proposito, e Arturo come mai si trova qui?
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La contessa EMILIA, ARTURO, VITTORIO e CECILIA.
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Contessa, vi domando mille scuse se in un'ora forse non troppo conveniente ho osato incomodarvi; ma l'amico Arturo....
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(Nell'andarsene fa qualche cenno ad Arturo, ed esce dal fondo.)
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Con l'avvocato Arturo.
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VITTORIO, poi ARTURO.
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(Poi subito entrando, e rivolgendosi verso Arturo senza vedere il Marchese che si è ritirato indietro.)
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(Ad Arturo.)
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Arturo....
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Arturo, dico....
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(dopo aver seguitato a guardare Arturo con una piccola lente che gli pende dal collo, voltandosi subito verso il Marchese con meraviglia).
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le mie frequenti visite, il giardino, i rimproveri.... Che la Contessa avesse dimostrato qualche manifesta parzialità a mio riguardo, o che Arturo
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Volete che ve lo dica? Ma zitti, per amor del Cielo! Credo che Arturo sia geloso pazzo di voi.
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Gelóso pazzo di me? Ma dunque Arturo ha fatto fiasco? Dunque la Contessa si é fatta intendere?...
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Di che?... E avete anche il coraggio di domandarmelo? Ma il turbamento, l'agitazione di Arturo mi hanno parlato abbastanza....
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Che? Arturo cerca di me?
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Il signor Arturo è giù in giardino che vi cerca con qualche premura.
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(Arturo, il mio Arturo sarà suo per sempre.)
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(Va per avvicinarsele con trasporlo; nel momento stesso comparisce Arturo fermo sulla soglia della comune.)
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(Che vedo!... Arturo!)
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ARTURO e FULGENZIO.
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VITTORIO, EMILIA, FULGENZIO e ARTURO.
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Signor Arturo, signor Fulgenzio, pregatelo voi. Quanto a me, vi rinunzio ormai, perciò non vorrei essere involontaria cagione di qualche disturbo.
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(piano ad Arturo).
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(Subito interrompendosi rivolto ad Arturo.)
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VITTORIO e ARTURO.
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(sul davanti ad Arturo).
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(Arturo vorrebbe parlare.)
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ARTURO, poi EMILIA.
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Ebbene, Arturo.... vi parlerò francamente. Io non ho mai....
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E il signor Arturo?
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FULGENZIO, poi ARTURO.
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(Dio! E Arturo che spera ancora nell'amor suo?...)
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(Si vòlta e vede Arturo sulla soglia della comune.)
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(Dio, Arturo!)
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(Si avvia; poi subito venendo verso Arturo.)
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Arturo....
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(ad Arturo).
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(Va verso Arturo e parlano insieme.)
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(Mia zia non sposa più il signor Arturo? Oh Dio! Dio!... Io manco!)
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(forte, sempre guardando Arturo con intelligenza).
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Con l'avvocato Arturo.
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(ad Arturo).
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(fa altrettanto con Cecilia: Arturo fa lo stesso di Vittorio),
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Accademia della crusca
