all'abbeveratoio, cautissima nella rugiada e fastidiosa. Un agnello venne, ritroso e saltellante, bebbe e s'allontanò con graziose tresche: ella si
prosa letteraria
madre come l'ebbe Garmario, padre come quello di Forcone, ed avo della taglia di Atto. Finchè vissero i suoi, imparò che nelle sale feudali l'agnello
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curvo sotto un fascio di povere robe, con pochissimi cibi, colla sua scure pesante: la donna rimbaccuccata in dieci pelli di agnello, non a
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