avevano spiegata una spaventosa violenza. La povera giovinetta parlava e insieme piangeva, e mi scongiurava le salvassi suo padre. Fu allora che
vecchia Marta, e a raccontar la lieta giornata alla buona mamma Caterina, come già la chiamavano. E la mamma Caterina quasi ne piangeva di consolazione. In
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le ore in una dolorosa rassegnazione. Non piangeva più, ma faceva ogni sforzo per ritornare il più che potesse alla memoria di sua madre: solo qualche
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compagnia, e quale piangeva, e quale si fermava in un compunto raccoglimento. Ella, attraversando que' nudi sentieri, lasciavasi dietro alcuni buoni
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labbra livide e semiaperte, il viso scolorito e rigato di lagrime. Ella piangeva, pativa, eppure soffocava il suo dolore. « Ehi! cos' avete, quella giovine
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Glocester; piangeva al sublime delirio, alle cocenti lagrime di Lear; fremeva a' soliloquii di Macbetto, e pensava a suo padre; per lui, la tenera
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testa appoggiata alla mano, intanto che scriveva e piangeva. Appena si fosse di me accorto, faceva il viso sereno, e alzandosi mi prendeva per mano
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loro angelo protettore. E il prete, levatosi e fattosi vicino alla madre, strinse tra le sue mani la destra della buona vecchia che piangeva, e la
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occhi; piangeva, nè sapeva trovar parole a spiegare la piena degli affetti, che sì forte in quel momento lo conturbavano. Rivedeva suo padre, lo
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