la faccia sul seno e di nuovo arrossiva. Allora Vittorina, in atto di tenerezza infantile, l'abbracciò e col suo pronto sorriso: « Perdonami, o Maria
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dell'orgoglio domestico, sarebbe stato padrone della propria mente e del proprio cuore. Allora, per non saper trovare altra uscita, abbracciò il più
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in pace.... Oh! è buono, è un' anima santa, il nostro Carlo, e il Signore avrà pietà di lui e di noi! Caterina abbracciò sua figlia con tenerezza
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