di Como, dimmi, non ti nacque nell'anima un pensiero almeno, che la vita vi possa esser più felice, gli anni più lenti e men gravi, il cuore più giusto
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d'un uomo! Nessuno gettò mai sopra di te un solo di quegli sguardi che consumano come fiamma, e lasciano un solco nel cuore; nessuno ti disse una parola
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cara Maria, è la nostra buona mamma. S' ella dunque vuol farlo questo sacrifizio, e tu segni la tua volontà. La famiglia, nel cui seno ti ritrovi è raro
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' un giardino; i suoi lieti bastioni, le sue porte, che ora ti ritraggono qualche idea della superba arte romana rimpicciolita da' compassi dell'arte
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sempre; temi anche un mio sguardo, eviti di rispondermi una parola. Ma la tua timidezza, la tua angustia ti fanno più cara, più celeste al mio cuore
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. Dio, che t'ha fatta bella come l'anima tua, Egli che ha voluto ch'io ti donassi ogni mio pensiero, ebbe finalmente pietà delle battaglie sofferte dal
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salendo anche larghi strati bigiognoli d' ardesia erbe grame che ne tappezzano i fianchi, e il saltellare d'acque montane. - Dall' una all' altra parte ti
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disse con forza, « finchè il cielo ti permette d'uscir di qui ancora onesta! Ritorniamo all'asilo della nostra montagna, alla nostra povera casa. Tua
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insieme e pietosa; poi, chinati gli occhi, lesse, che quasi le mancava la voce: « Maria, mia cara sorella! Chi ti consegnerà questa lettera, ti dirà anche
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alla fine la madre. « Perchè m' hai tu abbandonata? questi sei mesi sono stati sei anni per me! Oh Madonna santa! come ti sei cambiata, povera tosa! non
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intorno alle teste de' santi. » Non si turbi dunque il tuo cuore, e non abbia paura. » Abbi fede in me, e nella mia misericordia ti fida. » Quando tu pensi
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.... » Rideva la Ghita a questa sincera, confessione, e : « Cosa vuoi che ti faccia io? » rispondeva pur sotto voce.... E l'altra: « St! st! ché la
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parlar di malinconie, o ti pianto qui su' due piedi. Dimmi piuttosto cosa c' è di nuovo di quella Maria, perchè mi preme di sapere.... » « Oh vedi! una
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importuno pensiero. Nel camino ardeva scintillando un fuoco vivo, un di quegli allegri fuochi salutari che ti sciolgono le membra da' brividi de' primi
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: » diceva la Savinetta; intanto non potendo star cheta, andava tagliuzzando con le cesoìne le frange del grosso tappeto che copriva la tavola. « Oh! ti
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Signore ti collocò: Egli solo è quegli che non abbandona mai! Conserva il tuo cuore , e vivi povera e modesta come sei nata!... » E, ripetendo questo
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lontano, un sospiro del vento, che ti rechino di nuovo i pensieri del mondo che già avevi, senza saperlo, dimenticato del tutto, d' improvviso ti
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persecuzione, confidava l'anima sua al Signore. - « Io mi confido nel Signore. Perché dite voi all'anima mia: Ti trafuga, come il passero al monte? » Poichè
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se' una cattiva barcaiuola, lo so! ma ti farò io da maestra. Dunque.... guarda!... Non così! Tien saldo quel remo, allunga la destra.... ora allenta
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chiaramente ch'egli non era di coloro i quali, nel volger d' un' ora, ti sono amici; amici a posta d' ognuno, che ti rubano i tuoi e ti vendono i loro
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stanza, e: « Vieni » diceva, « mio povero Arnoldo, vieni! tuo patire ti perdona! ah ringraziane Dio!... » Entrava Arnoldo, pallido, sommesso, fatto
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non sai quanto ti costi la tua illusione, o che debolezza sia questa che tu stimi forza! Tu non vedi con quell' occhio di pace con che io guardo
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infelice Maria! Penso bene spesso a te, e ti compiango, perchè l' anima tua parmi destinata a patir molto quaggiù. Il tuo cuore sente troppo, e troppo
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