d'uno stolto!... O Signore, reggi il mio cuore, dammi pazienza! » « Ma vi ripeto che non so quel che vi diciate, come forse nol sapete voi stesso: buon
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non la vegga. e sopratutto che sir Arnoldo non ne sappia nulla! Diceste anche troppo, mi pare, e la mia pazienza.... » « Non temete, signore. Noi
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pazienza di chi vuoi ottenere a qual si sia costo, l'aspettò due lunghe ore. Alla fine il canonico comparve, e veduta che l'ebbe farsegli vicino e
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non sono poi nè smorta come la Maria, nè losca come quella superba di Carlotta.... » « Abbi un po' di pazienza, che la capiterà presto anche per te la
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frequente brontolasse di coteste novità; nè ci voleva meno di tutto l' accorgimento e di tutta la pazienza della sorella, a persuaderlo che un uomo
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buona pazienza, cammina a rilento, non v'incresca di volgere indietro un'altra occhiata. Era passato più d'un mese dal giorno che Arnoldo abbandonava
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perdonate ancora, aspetterò che il tempo e la conoscenza delle mie virtuose intenzioni mi tornino in grazia vostra. Sì, avrò pazienza, finché voi non
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non verranno meno il tempo, l' amicizia del lettore e la sua pazienza. Fra quelle, venni a capo di raccogliere le poche e scucite pagine del
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! speravo ancora d' arrivare in tempo. » « O Carlo, Carlo!... » lo interruppe Maria, scotendo me stamente il capo. « Non fu così! pazienza! » E il buon prete
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vicenda ad aver pazienza, chè forse, con l'amorose loro sollecitudini, avrebbero medicato il suo dolore, e vinta la sua ostinata tristezza. E si fermavano
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donna amorevole e pietosa! mia sorella, angelo di modestia e di pazienza!... » « Non v'affliggete per loro; la virtù che si nasconde è sempre felice. Su
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testa, in atto di rassegnazione malcontenta, e mormorava piano: « Già son avvezza a mandar giù di più, amari bocconi.... dunque, pazienza! » « Sì
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