di tutte le altre code, che la Cometa svilupperà nei suoi successivi ritorni. Ciò porta a pensare, che nel centro di tutte le svariate apparizioni di
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delle code ordinarie rispetto al Sole. Ma la difficoltà più grande che si oppone all’ipotesi dell’azione di un pianeta sta in questo: che se le
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angolo molto sensibile colla direzione normale delle code. L’effetto di questa forza espansiva però non durava che fino a poca distanza dal nucleo, e
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sembrano nettamente divisi: il 25 e il 26 sono invece confusi in una nebulosità che loro forma inviluppo comune. Questi due rami sono due code
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La prima conseguenza che si ricava dalla considerazione dello avvicendarsi dei rami è questa: che questi rami erano code essenzialmente diverse, e
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anche in realtà. Fenomeno contrario a quello che mostrarono tante code di comete e specialmente la coda principale della Cometa di Donati; le quali
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Le due colonne quarta e quinta contengono la lunghezza vera delle varie code, espressa sia prendendo per unità il semigrandasse dell’orbe terrestre
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, con V quelle fatte all’occhio nudo e ricavate direttamente dai disegni originali della coda. Con I, II, III s’indicheranno le 3 code di cui sopra s’è
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posizione delle code rispetto alla direzione del Sole; e la deviazione loro non solo presso la radice, ma in qualsiasi parte delle code stesse: il
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, dove la separazione delle code non è ancora sensibile. Questa direzione iniziale fu segnata sulle carte originali dietro l’indicazione fornita dal
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; combinazione questa, che non sembra molto probabile. Ma pure ammettendola come possibile, è manifesto dalla teoria delle code data da Bessel, e dall
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esercitare sulle particelle che si distaccano per formare la coda: è la quantità che Bessel nella sua teoria delle code chiama , e che nelle mie
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della precedente delle code) si diparte dalla testa con deviazione all’indietro, poi diventa parallelo al circolo opposto al Sole, e finisce col
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Io non ignoro che Bessel nella sua teoria spiega la dilatazione delle code ammettendo che le particelle nello staccarsi dal nucleo abbiano una certa
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deviazione anteriore dell’ultima estremità della prima coda provenga dall’influenza repellente delle due code posteriori. E se questo è vero, saremo condotti a
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5.° Finalmente l’azione repellente si manifesta non solo fra il Sole e le code, ma anche fra le particelle di cui le code sono composte, come poc
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1.° Il fatto medesimo della formazione delle code, che senza di una forza diversa dalla gravitazione non potrebbero neppure incominciare il loro
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repellente sulle code non domanda più, per esser dimostrata, alcun calcolo, ma una semplice ed evidentissima considerazione.
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2.° L’andamento che prendono le code nello spazio. Sotto questo riguardo basterà riferirsi alla teoria di Bessel, a cui spesso si suol dare il nome
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; uscii barcollando, urtando nel vestibolo tante belle signore, e calpestando tante code, rischiando venti volte di gettarmi sotto i piedi dei cavalli
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