Non era peranco entrato nella sala d’ingresso all’istituto, che i compagni: Enrichetto, Enrichetto, lo chiamavano, e a lui si facevano attorno con
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comportava Enrichetto; pareva un uomo fatto; non timido, non audace. Con grazia e con premura dimandava ai padroni di casa di loro nuove, appena era entrato
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diverso a volte si comportava Sandrino! Entrato in una casa, non stava mai fermo un momento, ora si alzava, ora si sedeva, ora girava per tutti i canti
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domenica poi e gli altri giorni festivi egli col fratello e colle sorelle, accompagnato dalla madre, andava in chiesa. Appena entrato camminava quasi in
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parlar sommesso, un bisbiglio, un promettere, un minacciare. Enrichetto era entrato anch'egli colà per recare una lettera al padre, e mentre ne
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mostrerebbe incivile quel negoziante che si affrettasse a soddisfare gli ultimi arrivati e lasciasse in disparte colui che è entrato prima o lo rimettesse
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, padrone! nessuno lo obbliga a stringere con lui degli affari; ma entrato che sarà nella sua bottega, nel suo banco, è dover suo il rispettarlo. Il
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quando il pericolo è svanito! quando l'ammalato si va rimettendo! quando è entrato in convalescenza! peuh! che vale l'occuparsene? ognuno ha i suoi
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naviglio trojano Sulla facciata di questo palazzo, verso il ponte, vi è una lapide che ricorda avere ivi preso stanza Napoleone Bonaparte, entrato la