e di mestiere, senza mai trovarne uno che gli vada, pari a quegli infelici di Dante, condannati a volgersi continuamente senza posa mai. La maggior
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DANTE - Inf., C. XVI. Ho un amico che si permette di celiare alle mie spalle ogniqualvolta entrando in una bottega, ne saluto cortesemente il padrone
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DANTE — Purgatorio, C. XVIII. Ponga opera il precettore per ornarsi di ogni più larga dovizia di scienze: ciò che non si deve aspettare che da quegli
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LEOPARDI — Sul monumento di Dante. Parlando di belle arti e di lettere, parti egregie della civiltà delle nazioni, il campo diventa si vasto che
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eccitato a compiere dalla influenza esercitata sulle sue fibre, sul suo cuore dal suono e dal canto? Sofocle, Tirteo, Dante, Camoens, Koerner, Mameli
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E quali conforti non arreca agli uomini provati dalla sventura il dolce esercizio delle belle arti, della poesia? Dante ingannava le pene
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DANTE. E la cosa avviene, come in ogni altra categoria, anche in quella degli artisti e dei letterati. Avvene pur troppo alcuno in mezzo a loro che
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DANTE, Paradiso, C. XXIX. «L'eloquenza del pulpito, scrive il Gozzi, deve aver per madre la Bibbia, per padre il Vangelo». È più utile, diceva un
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figli, dei fratelli. Dante non seppe meglio chiudere il suo immortale poema, che consecrandone l'ultimo canto a celebrar le lodi della Gran Donna
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ad aver letto cinque o sei canti della Divina Commedia, finì per chiudere disperatamente il volume, borbottando che Dante non l'avrebbe più colto; e
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DANTE - Inferno, canto XVI. A molte città, a molte terre si potrebbe per avventura far la domanda dubitativa mossa in inferno dal fiorentino
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sepolcri, e vi erano raccolte le spoglie di Bernardino Corio, di Raimondo Torriani, di Frate Buonvicino da Riva, poeta anteriore a Dante, e quella di
secolo; un Virgilio con note del Petrarca relative alla sua Laura; la Cronaca dei Papi di Martino Polacco; un Dante in pergamena; un volume di Leonardo