compensarnela — poniamo che non sia suo stretto dovere il farlo - il coro di benedizioni che si innalzerebbe dalle bocche di tutti quei poveri diavoli a
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presenza, e guardatevi per carità dall'infamia di unirvi al coro de'loro detrattori. Voi dovete all'opposto studiarvi di coprire col manto della pietà
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maturità, muovono a prognosticare al maestro Bacchini, in un avvenire non lontano, le più liete venture. Anche il coro può dirsi in generale trattato
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. Quanto a’particolari, diremo che nell’atto primo il coro d’introduzione è lodevole assai, nella seconda parte in ispecie, per quella naturalezza qui
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L’atto terzo al solito principia con un coro, buono come gli altri per fattura, ancorchè più degli altri riveli l’inclinazione belliniana. Il pezzo
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L’atto secondo s’apre con un coro notevole anch’esso per nettezza di linee, per buona disposizione delle voci, per semplicità di fattura, per
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(Tutti entrano nel tempio. Il Coro ripete il canto sacro).
altari da ciascun lato, comodo presbiterio e coro. Vi sono buone pitture di Aurelio Luini, Carlo Urbino, del Lomazzo, di C. Procaccini, ecc. Poco
, succedettero i Maurini, in ultimo i Somaschi. _ La chiesa è in tre navi, di gotica architettura, alquanto sformata nei tempi posteriori. Il coro fu
corrisponde alla bellezza esterna per la sua semplicità ed eleganza; un ordine di lesene disposte in giro divide le cappelle arcuate; il coro è di figura
esteriormente nella parte del coro, dimostrano quanto Lodovico si studiasse di renderla elegante. _ La facciata è semplice, di gotica architettura, e non
pitture dei Proeaccini, del Crespi, del Salmeggia, del Nuvolone, del Moncalvo, ecc. _ Finissimi sono gli intagli degli stalli del coro. Fu sulle soglie
questa cappella e quello dell'altare maggiore sono preziosi. Galeazzo Alessi disegnò pure gli stalli del coro, che furono eseguiti da Paolo Banza
dalla porta d' ingresso allo sfondo del coro è di metri 148; la larghezza nella croce di 87, e l'altezza alla statua della Madonna di 108. Dal piano
formata di tre navi, in figura di croce mozza, non essendovi, cagione l'attigua pubblica via, spazio pel coro; onde l'architetto vi surrogò una prospettiva
un magnifico avello di porfido, che forse racchiuse le ceneri di Sant'Ambrogio. Veri capolavori sono i mosaici del coro, il sarcofago sotto il pulpito
nell'abside del coro l'affresco la Coronazione della Madonna, _ di Francesco Terzi, di Camillo Procaccini, di Antonio Fratazzi, di Aurelio Luini, ecc. _ La
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