credeva caduti nella maledizione di Dio e li stimava immeritevoli della vita, rammentando il precetto: Rispetta tuo padre e tua madre se vuoi vivere
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, qualunque fosse, egli era sempre soddisfatto; punto badando a’ cibi, soleva dire che si mangia per vivere e non si vive per mangiare. Sandrino
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questi pessimi vizi, ne vedrai nello stesso tempo altri serbarsene esenti, tu va coi migliori, e da codesto piccolo mondo impara a vivere fra gli
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pronto a sacrificare il bene proprio a quello d’altri, in guisa che si poteva dire, che fosse regola del suo vivere: Nulla per sé, tutto per altrui
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La famiglia di Enrichetto soleva a quando a quando, per rompere la monotonia del vivere, fare qualche scampagnata. Se erano in villa ora andavano a
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dicono: «tant' e tanto sono ricco, e non ho bisogno di lavorare; non ho mestieri di prendere una carriera per vivere; oppure io prendo cosi una
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mancanza di lavoro, una malattia, la vecchiaia; ed ecco che con un po' di risparmio vi assicurate il vivere per quando non potete lavorare, vi procurate
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. Conseguenza di ciò tu e la tua famiglia siete costretti a vivere di lagrime, mal calzati e mal vestiti, con deperimento della salute, senza parlare del mal
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disinganno; riacquisterete l'altrui stima, l'altrui affetto; quello di colei in ispecie che è compagna al vivere vostro; e i figli diventeranno sotto
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colla mano soltanto, ma coll'ingegno e col cuore; egli non deve più star pago al vivere, ma deve studiarsi di viver bene, di migliorare, di perfezionare
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del vivere domestico, se pure, ciò ch'è più disgraziato ancora, non è occasione di associar la famiglia ai medesimi eccessi d'intemperanza e di
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vivere, si metterà, questo marito, al servizio delle turpitudini sociali, quando non diventerà, sotto l'impulso del suo feroce e selvaggio istinto, un
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l'industria, che vi faceva vivere? Se il consumatore turbato nelle sue consuetudini o stizzito delle vostre pretese si pone in isciopero anch'egli ed
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capo, con imprecazioni non saprei se più stolte od infami contro il capitale, contro le ricchezze: quel capitale, quelle ricchezze che vi fanno vivere
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; pure non è tutto vi è qualche cosa che anche presso il popolano onorato e più del danaro; se questo dà di che vivere al corpo, un po'di considerazione
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ruvidezza del suo vivere, la tenacità delle opinioni non si fossero estese alle sue maniere e a'suoi discorsi. Se contrapponiamo a questo grand'uomo
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, rispose, dopo essere stato alquanto soprapensieri - il primo mi ha generato ad esser uomo ed a poter vivere; il secondo mi ha reso veramente uomo
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stadio della vita civile. No, l'uomo non può vivere solo. Più che del pane e dell'aria e della luce egli ha bisogno del contatto de'suoi simili
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doveri e tende a convincerli del nessun interessamento che esso nutre dei loro progressi nella virtù e nel sapere. Maestri, voi lavorate per vivere; sta
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desolante che dà luogo allo sconforto morale, al corrompimento dei cuori, al suicidio; ad attingere quelle aspirazioni per vivere alla libera che sono
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perché l'austero e virtuoso Buchez diceva che un uomo onesto deve poter vivere con 1200 franchi all'anno. Questo Buchez moriva or son 5 anni e Cerise che
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L'eccentricità di alcuni si riduce il più delle volte al disordine, alla sregolatezza nelle abitudini del vivere, a quel non me ne curo provocante
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villaggi per guadagnarsi il pane in mancanza di altri lavori, piuttostoché vivere alle spalle dei protettori ed avvilirsi realmente a farla da
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osava. Ora che a picchiar sul prete ci si diventa cavaliere, mi vien voglia di lasciarli vivere. D'AZEGLIO — I miei ricordi. Per quanto la libertà, per
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, ma par troppo vera conseguenza, che l'ignoranza e il disprezzo delle regole civili del vivere vanno di rado associate all'ingenuità, all'innocenza
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sente di vivere e non di vegetare soltanto. Ma in quei paesi non si conosce l'ozio e non si sacrifica alla divinità del lunedì; il giuoco e lo stravizio
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come il migliore diporto sia la varietà dei lavori, come la rendita migliore sia la parsimonia del vivere, come l'amore dei fratelli sia il benefizio
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diventa la vittima della brutalità, maritale; e i figli, gioia e speranza della vita, non sono che un impaccio al libero vivere. In codeste anime
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quali dobbiamo il vivere, l'amare, lo sperare, tutto ciò che ci allieta quaggiù e ci consola nel viaggio che ci venne assegnato dalla Provvidenza.
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quel fuggi fuggi che ha luogo per l'ordinario dalla casa in cui ha cessato di vivere uno stretto parente, un tenero amico, quel repentino abbandono a
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del vivere, poiché anch'esse, quelle povere bestiuole, hanno il triste privilegio di sentire il dolore, anch'esse han la potenza di commuovere coi
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un buon Galateo popolare, nel quale, in stile piano, eppure non disadorno, fossero esposti i migliori precetti del vivere civile e sociale; e che
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