tutti; ebbene costoro erano il ridicolo di tutto il collegio. Enrichetto pensava che nella scuola gli alunni si devono considerare tutti di una
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da villano. Pensava che v’era modo a scherzare e a divertirsi senza ricorre a questi mezzi sconvenienti e contadineschi. è brutto vezzo di alcuni, che
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inteso di possedere queste belle qualità, o per meglio dire, non aveva coscienza di esse; si pensava, che fosse dovere di ogni ragazzo mostrarsi e
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badasse, anzi pensava sempre di rivolgerlo a bene; o che si fosse colti dal mal tempo, o sopraffatti da stanchezza, o le gite fossero più lunghe e
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ridendo e scherzando, come amici di lunga data! Fra sè pensava, perchè investirsi con tanta furia? Non potrebbero esporre a modo e con decoro le
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qualunque 'siasi diritto non voile punto valersi il nostro Enrichetto; egli pensava che quanto maggiore è la cultura e più alti sono gli studi, più gentili e
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sociali. Così almeno la pensava Walter Scott il quale, avendo avuto in disgrazia di perdere in una bancarotta del suo uomo d'affari tutte le ricchezze
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Silvio Pellico nel suo carcere pensava con rammarico alle parole dette da sua madre un giorno in cui egli erasi dopo una lunga assenza recato per
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