volta si andava dal sarto, un'altra dal calzolaio e cosi via, via, da questo e da quel negozio. Enrichetto; che s'era avvezzato a rispettare tutti
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Capi di fabbrica, padroni di negozio, fattori di campagna, padri di famiglia, galantuomini insomma che avete sotto la vostra direzione gente che è
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compera fatta. Un elogio all'onestà, alle buone maniere del venditore, alla solidità della mercanzia, un mi rallegro sull'avviamento del negozio sarebbero
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della sua presenza il negozio.
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, per la continuazione delle trattative, a un commesso di rango inferiore. In un negozio a modo la precedenza nel servizio ed i riguardi esteriori
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Il negozio non è luogo da dispute; compratori e venditori devono trattar insieme civilmente e con riserbo; essi sono perfettamente eguali, essi si
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altrettali atti di confidente famigliarità, a meno che si tratti di congiunti, di amici o di altri che non siano entrati nel suo negozio unicamente allo
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. Racconta Franklin nella sua Vita che «in mezzo ai suoi affari di negozio aveva finito per convincersi che la verità, la probità nelle relazioni
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I capi di fabbrica e di negozio non devono dimenticare che l'operaio non è soltanto materia e che ha anch'esso dei doveri oltre a quelli che lo
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militari, da certi proprietari di case e di terre, da certi capi di negozio e di banca, da certi ricchi fabbricanti, da certi professori infine verso i
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crederanno la loro coscienza al coperto, contraccambiando le vostre azioni con azioni somiglianti. È difficile che vediate prosperare un negozio, una casa in
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