palpebre; inoltre è impedito un po’ nella lingua, sicchè la parola esce spesso a disagio e in due o tre spinte; onde le prime volte che andava a scuola, i
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avvocato, o medico, o ingegnere, appena esce della cerchia della sua professione, pare non sappia più formare alcun costrutto che valga; o se parla
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perchè l'orchestra suoni e non ha ultimate due battute, si urla perché cessi. E questo è spirito. Esce un'artista abbigliato da festa: è accolto
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suoi diritti, alle sue ragioni. A questo punto il legale che si presta a queste ignobili scroccherie esce dalla nobile cerchia delle sue attribuzioni
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vivo. Il Caro, nella sua traduzione dell'Eneide, parlando dell'astio di Giunone contro i Troiani, esce nell'esclamazione: Ahi tanto Possono ancor lassù
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come un abito da commedia. «Aspettare, dice il buon Pellico, l'istante in cui esce di casa per mostrarsi osservante delle regole di gentilezza, mancando
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Accademia della crusca
