Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: pittura

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La pittura moderna in Italia ed in Francia

252821
Villari, Pasquale 49 occorrenze
  • 1869
  • Stabilimento di Gius. Pellas
  • Firenze
  • critica d'arte
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il loro giudizio sul merito delle varie opere d’arte; io mi limito, invece, a considerare la pittura, e più specialmente la pittura italiana e

successione di mutamenti sociali in Francia, è egli da maravigliarsi se le idee, la letteratura e la pittura francese si sieno andate del pari mutando?

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francese, e negli ordini sociali più elevati è di moda l’ammirarlo. Discepolo di David, egli vide il nuovo slancio che pigliava la pittura; la vide

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romanzi storici di Walter Scott commovevano l’Europa e la poesia anch’essa diveniva storica; egli vide che la pittura era per forza trascinata a

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Ma oltre a ciò, v’è da fare ancora un’altra considerazione sull’indole generale di questa pittura storica, di cui egli è il fondatore. In che cosa il

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L’assassinio del duca di Guisa fu il quadro in cui questa nuova pittura raccolse quasi tutti i suoi pregi. La verità del fatto; il carattere dei

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inesorabile che da ogni lato lo stringeva, e noi lo vediamo finalmente, quasi stanco, cercare una regione più libera e serena nella pittura religiosa

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, ec., del Kaulbach. Ma allora, o si cade facilmente nell’allegoria, nell’astrazione, e la pittura è priva d’uno de’ suoi principali elementi: la

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reale che si scorge in tutta la pittura francese, dal momento che s’è posta in lotta con la scuola accademica. Esso minaccia ora di voler trionfare

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C’è egli da maravigliarsi se le grand art s’en va? Non è la pittura, come la poesia e la letteratura, un resultato delle condizioni sociali? Si grida

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della pittura in tempi determinati. Quando la società muta, quando l’ideale si trasforma, quando i mezzi tecnici che noi possediamo non bastano più

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, nello spirito e nella letteratura francese ai giorni nostri. Ma veniamo finalmente alla pittura nell’Esposizione.

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Due cose cerca sopra tutto la pittura francese, e le raggiunge mirabilmente: il pittoresco nel soggetto, e lo chic (come essi dicono) nel tocco del

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Noi scegliamo tra coloro che più emergono, i nomi di Cabanel, Gérôme, Meissonnier, Bréton. Il primo ambisce levarsi alla grande arte, la pittura

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I due artisti che meglio ci possano dare un’idea della moderna pittura dei Francesi sono il Gérôme ed il Meissonnier. Il primo tratta a preferenza

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giudici severi dell’Areopago; ma vecchi libidinosi che fanno colà una assai povera figura. Il colorito del quadro è grigio, monotono, e la pittura

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nella sua pittura, che l’obbliga a quelle dimensioni. Anche il Gérôme, che pur segue dimensioni assai maggiori, se si fosse provato a dipingere la

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siamo, perciò, ristretti alla pittura, anzi a quella di figura solamente, in cui questo carattere comune a tutta l’arte, si vede più chiaro. Vi sono

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Io esco ora dai vasti saloni della pittura francese, per entrare nel piccolo recinto della pittura italiana; ma getto per via un rapido sguardo ad

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questo artista, dipingendo quadri di genere, si trova ricondotto, come inconsapevolmente, alla pittura classica. Ciò spiega la ragione del suo

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Io, dunque, traverso rapidamente le altre sale, e prima di tutto mi fermo un istante fra gl’Inglesi. Nella storia dell’arte, la loro pittura pare un

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Lo studio dei caratteri nella pittura inglese, è fatto generalmente con molta maestria. Il Millais, l’Hayllar e moltissimi altri si distinguono per

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pittori che si presentano oggi come principali rappresentanti della pittura belga: — Leys e Steevens. Il primo, nato fiammingo, s’è nutrito e formato

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saloni. Non sono, però, grisettes o donne del demi-monde, che tanta parte hanno nella pittura e letteratura francese; ma son dame. Una è al piano, un

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aver voluto creare una pittura moderna simile a quella dei grandi freschi di Raffaello nel Vaticano; ma in lui si trova, come nel Cornelius, un

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con uno scopo determinato. Concludo perciò col dire che la pittura tedesca non è così ricca, spontanea e popolare come la francese. Essa ha un

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pittura, meschinissima. Ma dopo di ciò incominciò subito una reazione, anzi una specie di crociata della stampa francese contro di noi, e tutto fu trovato

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Ma lasciando da un lato tutte queste considerazioni, che son fuori dell’argomento nostro, dobbiamo ora parlare della pittura italiana all’Esposizione

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sul pensiero lombardo, e se ne videro i segni anche nella pittura. Hayez ed Induno ne sono una prova.

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forzate e convenzionali ancora s’introducono ne’suoi primi quadri. Ma finalmente egli si libera da quelle pastoie, e la pittura diviene in lui un’arte

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tanta evidenza mostravano loro come la pittura debba, innanzitutto, cercare il sentimento e l’espressione? Il Duomo e il suo Campanile, il Palazzo

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, ricordando le antiche tradizioni toscane, fecero opere di merito, come ne è stato e ne è un esempio il Pollastrini; ma la pittura moderna, non potè

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Ma la scultura toscana m’ha fatto uscire di strada. Torno perciò alla pittura. L’Italia ha oggi tre grandi capitali artistiche: Milano, Firenze

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genere, semplici scene campestri, che ebbero la stessa verità, la stessa evidenza, il medesimo valore. Una tale pittura fece vedere che in arte v’era

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carattere, tutto quell’arduo studio che la pittura moderna mostrava di aver fatto nei quadri dello Steevens, del Enauss e di tanti altri, non si vedeva

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Dando una rapida corsa alle sale della pittura, si riceveva chiaramente una prima impressione — La palma è dei Francesi. — E a chi lo voleva o non lo

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Ma una prima impressione non è un giudizio, e non è possibile paragonare la pittura francese con un’altra qualunque, senza prima formarsene un’idea

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presentavano. Nondimeno l’arte lombarda, sebbene nella pittura non mostrasse tutta la sua ricchezza, svolse tutte le sue forze nella scultura, inviando

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errore, e il danno sarebbe nostro. Tutta la scuola lombarda, a me sembra, pecca, in pittura e scultura, d’un realismo che cade in ciò che abbiamo più

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La pittura toscana era rappresentata dal quadro di Ussi, lì abdicazione del Duca d’Atene, soggetto anche questo di storia municipale, ma di molta

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. Ma bisogna anche qui ricordare agli artisti che la pittura italiana è in uno stato di trasformazione; e quando si cerca e si muta, ognuno vuol dire

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Il Pagliano, l’Ussi ed il Morelli son quelli che ho scelti come i rappresentanti delle tre scuole, in cui è principalmente divisa la pittura italiana

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disegnano generalmente senza alcun vigore di colorito, pare chiasso pericoloso ed evitabile. Egli s’è formato collo studio del vero, della pittura

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, ed in quest’aspra battaglia fu utile ogni cosa che potè divenire arme di guerra, e della pittura bisognò mostrare il lato opposto a quello che

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vesti, mutabili sempre, secondo la moda di Parigi. La pittura non poteva più trovare il suo ideale nella società in cui viveva, la quale, del resto

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, noi siamo ridotti a tale, che le nostre case non sono più opere d’arte, anzi di rado l’arte v’entra per nulla. La pittura, la scultura, l’architettura

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nella pittura che nella scultura. Nella statua, la materia ha una parte maggiore: il suo occhio senza luce, e il volto senza colori, non le concedono

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nazionale di questa pittura, in mezzo alla varietà infinita delle sue scuole o maniere; vedere qual legge regola questo continuo alternarsi di forme

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, fantasia originale ed ardita, che dà il nuovo slancio alla pittura moderna dei Francesi. Egli ha scoperto nell’armonia dei colori una musica nuova

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Taluni scritti di architettura pratica

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Pietrocola, Nicola Maria 1 occorrenze
  • 1869
  • Stamperia del Fibreno
  • Napoli
  • arte
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progredirà tuttavia. Sappiame d’altronde che Michelangelo per la sua valentia nella pittura e scoltura prevalse a Bramante da Urbino che all’uopo del Duomo

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