Ognuno ha veduto la fotografia del quadro: La morte di Cesare. Il cadavere di colui che vinse tante battaglie, e raccolse nelle sue mani le redini
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mani che non possono raggiungere quelle del fratello; un’altra s’arrampica sulla scala per dar l’ultimo addio. I soldati s’affacciano e stendono le
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corcontento, che, tenendosi con ambo le mani la grossa pancia, ride e gode dall’alto, senza occuparsi d’altro. Al vedere questo quadro, si dice: ecco il
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, pallido, consumato da un lavoro di cui sente la modestia e la grande importanza, stringe tra le sue mani convulse il cappello, e in atto reverente si
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che due mani ed una testa, senza nobiltà e volgarmente disegnate. — In tutto ciò v’è la più strana esagerazione, e qualche volta il contrario del vero
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persona, delle braccia, delle mani è quasi tranquilla, tranne la sinistra che sembra aggravarsi su la carta d’Europa spiegata sulle ginocchia.... Il
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destra del quadro sono i soldati Borgognoni, i più tenaci a difendere il Duca, alcuni di essi lordi di sangue e feriti. Ma ora, quasi ponendogli le mani
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Accademia della crusca
