moderno. Tutta la sua vita fu’dedicata a questo scopo, ed egli, contrastato da molti, compreso da pochi in sul principio, arrivò finalmente ad una
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vero, del cinquecento, delle passioni umane, del disegno, del colore, delle espressioni, tutto poteva coordinarsi ed armonizzarsi in questo nuovo
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erano dalle loro passioni, e pure non senza una qualche relazione ai tempi in cui l’artista viveva. Tutto sembrava maraviglioso, ed il successo dell
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tra noi; così nacque Iacopo Ortis, così nacquero il Manfredo ed il Corsaro di Byron. Sotto un certo aspetto, può dirsi che il classicismo ed il
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voluta o cercata, come elemento di poesia, divenne allora ridicola, ed Heine, malato e sofferente come il Leopardi, uccide col suo riso tremendo tutti
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che l’agita, e che si trova nascosto in tutte le società moderne. Allora forse una democrazia culta, sostituendo all’aristocrazia ed alla borghesia
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Che cosa resta? Resta l’uomo, resta la realtà e la verità. Ma il vero ed il reale non sono una sola e medesima cosa col materiale, come alcuni
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Promessi Sposi del Manzoni fanno un’analisi del nostro cuore ignota al cinquecento, ignota agli antichi. Ed è pur questo il mondo in cui e per cui viviamo
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, ove un’estasi nuova acqueta le vostre passioni. La Venere di Tiziano è, invece, anche più realista di quella del Cabanel, è una donna in carne ed ossa
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I due artisti che meglio ci possano dare un’idea della moderna pittura dei Francesi sono il Gérôme ed il Meissonnier. Il primo tratta a preferenza
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gladiatori è entrato, ed essi prima di cominciare la lotta, si presentano al palco dell’imperatore Vitellio che, stupidamente crudele, gode e sorride in
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Uno dei più celebri quadri del Gérôme, è il Duello fra due maschere, nel Bois de Boulogne. Un Pierrot ed un Arlecchino si sono trovati rivali in un
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intelligenza artistica del soggetto vengono dimenticati o non osservati. La nostra fantasia è dominata dal suo pennello, ed è forzata a concedergli molto.
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assai. L’illusione è grande; ma somiglia un poco a quella illusione che proviamo vedendo, figure in cera tanto bene eseguite ed aggruppate fra loro
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figura di Napoleone I è un poema. Solo, innanzi all’esercito tante volte vittorioso ed ora vinto, oppresso da’suoi pensieri, la testa incassata nelle
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la francese, per vedere la relazione che hanno colla storia della letteratura e della cultura nazionale. Ed è per ciò che mi sono occupato d’una sola
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che, con tutta la intelligenza e la grazia francese, s’è andato ad ispirare nella provincia, ed ha ritratto la vita pacifica, domestica e più ingenua
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maravigliosa disposizione alle arti del disegno, della quale facciamo uso ed abuso; ma per la più parte di noi esse sono un grande, uno splendido ornamento, se
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questa, direi quasi, analisi psicologica, e per una esecuzione sempre intelligente ed ardita, sebbene non sempre corretta. Io non ho fatto che citare
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non potevano tuttavia nascondere la sua discendenza dal Delaroche, sebbene ci si vedesse uno studio ancora del Rubens ed un realismo più deciso
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; ma dopo una più minuta psicologia, ognuno di essi rivela una varietà infinita, costituisce un piccolo mondo, ed in questo variare appunto acquista la
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calpestarono la patria tedesca, il che rese sempre più necessario continuare il lavoro cominciato, per restaurare il pensiero nazionale, ed apparecchiare con
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non può più progredire senza il sussidio di due grandi forze: la scienza ed il disegno. L’Inghilterra, che è stata lungamente la prima nazione
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scrivere servisse ad esprimere pensieri ed affetti sentiti, non ad accumulare vuote parole. Stanco delle convenzioni, si rivolse alla natura, interrogò
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, ed a lui si deve lo slancio maggiore che ha preso la scultura in Italia, come pure qualcosa di troppo statuario nella pittura. Con la reazione del 15 e
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destinata anch’essa ad esprimere pensieri ed affetti veri e sentiti. Abbandona i soggetti greci e romani, per volgersi al medio-evo, che era il mondo in
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mai perdere nulla del suo genio italiano. Il meno corretto, il più naturalista, egli è anche il più grande ed originale degli scultori moderni in
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, che fu, invece immaturamente rapito all’arte. Egli era un intagliatore di marmi, ed è scomparso non appena cominciava a manifestare il suo ingegno
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fuori del moto che già ridestava lo spirito nazionale. E la reazione contro questo stato di cose fu, a suo tempo, assai ardita ed ardente. Arrivarono
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Queste tre scuole, lombarda, toscana e napoletana, restarono come segregate ed in parte ancora ignote l’una all’altra. S’incontrarono una prima volta
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Sino al secolo XVIII, la Francia aveva avuto qualche eminente artista, come Claudio, Pussino ed altri; ma non aveva avuto una scuola nazionale di
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letteratura e la storia moderna della Francia, che a renderne conto, bisogna prima rammentar brevemente la sua origine ed il suo cammino.
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giudizio era confermato da varie ragioni. I Francesi, stando a casa loro ed avendo disposto ogni cosa a proprio vantaggio, avevano, invero, potuto
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Cesare Borgia e Machiavelli, ha saputo ridestare l’attenzione del pubblico a Milano ed a Parigi. Il Segretario fiorentino fa prova di tutta la sua
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quali quella medesima stampa, nei medesimi giornali, si mostrava tanto generosa di lodi. Lasciamo dunque da un lato i premi ed i giornali.
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primo piano per rompere la linea monotona della tavola. Per ognuno di essi l’autore ha cercato una espressione ed un carattere particolare. Non mancano
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Io non mi fermo sopra altri pittori toscani. Essi hanno mandato poco, ed il quadro d’Ussi è quello che meglio rappresenta questa scuola notevole
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Il Pagliano, l’Ussi ed il Morelli son quelli che ho scelti come i rappresentanti delle tre scuole, in cui è principalmente divisa la pittura italiana
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elemento è la luce, ogni nuovo quadro è per lui un nuovo problema di luce, ed in ciò sta tutto il suo elogio e la sua critica. Datosi a fare la guerra più
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mirabile armonia; ed il Morelli ha trovato nel più piccolo de’ suoi lavori, accennata la via che può dare alla immensa perizia ed alla originalità
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, delle aristocrazie sensibili ed umanitarie. Ai guardinfanti, agli strascichi, alle acconciature piramidali dei capelli, ai calzoni colle fibbie ed ai
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Greci e dai Romani? aveva detto il secolo XVIII; chi ci ricondurrà ai Greci ed ai Romani? sembrava che dicesse ora il secolo XIX. E i classici furono
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Ed ora finalmente, per concludere, dirò che a tutti i mali qui sopra notati vi sono alcuni rimedi, che dipendono solo dall’andamento generale delle
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trasformare le nostre molte Accademie di arti belle in scuole di disegno elementare ed industriale, lasciandone solamente qualcuna per dare ai pochi, nati
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3.° V’è un’altra considerazione, che sembra di poco, ed è pure di grandissimo momento. In Italia s’è oramai, per ogni professione, stabilito un
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formale ed esterna dell’arte antica. Anche il Canova, ritornando ai classici, restaurava la scultura moderna in Italia, e dall’Italia in Europa. Ma egli
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In arte ed in letteratura, il romanticismo fu la conseguenza naturale, inevitabile di un tale stato di cose. Esso, in Germania assai prima, in
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di gran lunga se ne allontanavano. Ne risultò quindi uno strano contrasto, che si tradusse in ima serie di convenzioni artificiose ed arbitrarie
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nuovo ideale e comincia a trovarlo. Al Géricault seguono altri artisti, ed altri ancora; ma colui che compie la rivoluzione è Delacroix, uomo di genio
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principale nella cultura nazionale della Francia. Il letterato, l’artista, il popolo, l’industria ed il governo ne cavano vantaggio, e ne vanno, a buon
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