Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tavola

Numero di risultati: 75 in 2 pagine

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Sul clima di Vigevano. Risultati di osservazioni fatte in questa città per 38 anni (1827-1864) dal cavaliere Dott. Siro Serafini calcolati e dedotti da G. V. Schiaparelli

536030
Schiaparelli, Giovanni Virginio 50 occorrenze
  • 1868
  • Francesco Vallardi
  • Milano
  • meteorologia
  • UNIPIEMONTE
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Tavola XV, Variazioni dello stato del cielo che dipendono dalla distanza della luna, o dalla sua posizione rispetto all'Apogeo della sua orbita

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Tavola XVII. Numero dei cambiamenti di tempo avvenuti in 38 anni (dal 1827 al 1864).

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Tavola XIX. Forza del vento osservata a Vigevano in 38 anni(dal 1827 al 1864).

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Tavola XX. Giorni di nebbia osservati a Vigevano durante 38 anni (1827-1864).

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Tavola XXII. Proporzione dei giorni piovosi nelle 36 decadi, dedotta da 38 anni d'osservazione.

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Per la frazione di serenità fu estesa a parte la tavola X, nella quale

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medio (registrato in fondo a ciascuna Tavola). L’insieme di questi segni, dove il + indica eccesso del valore osservato rispetto al valore normale

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17. Dietro questo principio consideriamo tutte le sequenze di segni (cioè tutte le successioni immediate) che presenta la tavola X. A cagione delle

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12 mesi dell’anno in fondo alla tavola VI.

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23. La tavola XI comprende i risultati dedotti dalla prima enneadecateride, e nella tavola XII si trovano quelli della seconda. Nelle colonne I e II

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enneadecateridi nella tavola XIII, la cui forma è affatto identica a quella delle

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osservati delle proporzioni dei giorni sereni, nuvolosi e misti, e la frazione della serenità (col. VII — X della tavola XIII), per mezzo di formule

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29. Nella tavola XTV (colonne III, IV, V, VI) sono esposti i valori di S, N, M, F, calcolati dietro le formule precedenti: ad essi abbiamo unito

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giorni sereni, nuvoli e misti, dati dalle osservazioni dirette (colonne III, IV, V della tavola XIII), è di quasi 5 giorni per ciascun numero.

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probabile di una delle sue determinazioni (cioè di ognuno dei numeri contenuti nella colonna IX della tavola XIII) è

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Dai numeri del periodo lunare menstruo dati dalle nostre formule (tavola XIV, col. III, IV, V, VI), dedurremo eziandio gli elementi analoghi:

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. Considerando i numeri del periodo annuo dati dalla tavola I, si trova il seguente quadro dei valori massimi e minimi delle dette quantità:

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, enumerate le osservazioni dei giorni sereni, nuvoli e misti; il risultato di questa enumerazione forma le colonne III, IV e V, della tavola XV. La

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42. Noi investigheremo la variabilità assoluta del tempo nei 12 mesi dell’anno, prendendo per base i numeri della tavola X. Essa contiene per ogni

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quella che qui assumiamo come misura della variabilità assoluta di ogni mese. Eccone la tavola accompagnata dalle digressioni massime in più ed in

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Nella colonna XIV della stessa tavola X è stata calcolata la deviazione di ciascun anno dalla serenità normale 0,550. La deviazione media fu trovata

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variazioni semplici e doppie, positive e negative. I risultati furono quindi aggruppati secondo le consuete decadi, ed ordinati nella tavola XVI.

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59. Legge annua delle variazioni doppie. Si deduce questa considerando la colonna VIII della tavola XVI e la curva delle variazioni doppie (figura 13

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(tavola XVI, colonne III e IV) si vede, che nei primi quattro mesi dell’anno e nei quattro ultimi, le variazioni negative superano costantemente le

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Per tale effetto prenderemo non già la tavola stessa, quale direttamente risulta dalle osservazioni, ma la tavola perequata di 5 in 5 giorni, onde

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nel periodo discendente. Egli è anche facile calcolare a priori, coll’aiuto della tavola di serenità per le decadi (tavola I, colonna X), quanta dev

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così semplici come doppie in ciascuna decade, e si trovano inscritti, sotto il nome di risultante generale, nella tavola XVI, col. XVII. Per la sua

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dovrebbe, per le variazioni semplici, essere eguale a 76 Δs/2+s: e per le variazioni doppie, essere la metà di 76 Δ2/2+s. Ora, comparando la tavola

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’iscrizione della tavola stessa, il numero dei cambiamenti di tempo da un estremo all’altro. Allorquando le osservazioni presentarono lacune minori di tre

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L’andamento della frequenza di tali escursioni secondo le stagioni si vede dalle medie dei mesi registrate in fondo alla tavola XVII. Nei due massimi

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e VIII della tavola I. Ecco i 36 valori di V, quali risultano dal calcolo, e quali diventano dopo eseguita la perequazione loro di 5 in 5.

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seguente dà, per ognuno degli anni compresi nel periodo 1848-1864, la forza del vento osservata a Vigevano, trascritta dalla tavola XIX; e il numero dei

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distanza da due grandi fiumi, Ticino e Po, è molto soggetta all’invasione della nebbia. Dalla tavola XX La tavola XX è disposta come la precedente XIX

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100. La distribuzione dei giorni nebbiosi lungo l’anno si vedrà più esattamente dalla tavola qui appresso, nella quale sono registrate le nebbie

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. nella tavola I (colonne III, IV, V); ed altresì il numero dei giorni di osservazione impiegati (colonna

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Nella prima parte della tavola XXIII si contengono i risultati di questa ricerca. I 3153 giorni di pioggia osservati furono classificati secondo i 29

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107. Estremi nello stato delle pioggie. Si può vedere nella tavola XXI quali siano state le epoche delle principali deviazioni delle pioggie dallo

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della sua orbita si vede nella seconda parte della stessa tavola

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natura. Le cadute di neve osservate a Vigevano negli anni 1827-1865 si trovano raccolte ed enumerate mese per mese nella tavola XXIV, il cui ordine

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La frequenza delle nevi nelle diverse fasi dell’inverno si scorge dalle due ultime linee in basso della tavola, e con qualche maggior particolarità

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poco arbitrio nel dichiarare la natura temporalesca di un turbamento atmosferico, e quindi la tavola XXV, nella quale si offre la statistica dei

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118. Si vede indicato in questa tavola un maximum di frequenza al principio di giugno e un altro al principio di agosto. Ma il numero delle

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In fondo della tavola si vedono i risultati medii dell’anno. Sopra 13638 giorni d’osservazione impiegati nel calcolo, se ne ebbero 4984 sereni, 3623

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L’ultima colonna della tavola XXV dà il numero dei temporali avvenuti in ciascuno dei 38 anni d’osservazione; il massimo fu 34 (nel 1827), il minimo

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121. Grandine. La tavola XXVI dà conto di tutte le cadute di grandine osservate a Vigevano dal 1827 al 1864. Il numero inscritto sotto ciascun anno e

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tavole XXIV e XXV: il totale difetto di corrispondenza nell’una tavola e nell’altra mostra che i due fenomeni sono in qualche parte l’un dall’altro

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Tavola I. Variazioni annue della serenità del cielo nelle 36 decadi (1827-1864).

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Tavola V. Proporzione dei giorni variabili per ogni mese dal 1827 al 1864 (la durata del mese essendo posta = 1000).

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Tavola XIII. Variazioni dello stato del cielo secondo le fasi della luna

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Tavola XIV. Formule empiriche che rappresentano l'influenza lunare comparate colle osservazioni.

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