I giorni variabili hanno, durante l’annata, due maxima e due minima di frequenza. Ilmaximum di primavera corrisponde alla decade XV, ultima di maggio
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Divisione dei giorni secondo lo stato del cielo e calcolo della serenità. Maxima e minima dei giorni sereni, annuvolati e variabili. Fatto
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Frequenze dei giorni piovosi: maxima e minima annuali.
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e dei minima sopra notati, noi abbiamo rappresentato nella figura 5 i numeri non perequati delle colonne VII, VIII e X (tav. XIII): ivi abbiamo
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maggiore di questa ellisse, la distanza apogea e massima della luna è 1,0549, la distanza perigea o minima è 0,9451; la differenza adunque è 0,1098
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mesi d’inverno, dove, alla minima serenità, corrisponde la massima variabilità assoluta. Quindi segue che, per esempio, nel dicembre la serenità 0,404
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56. La differenza fra la massima variabilità di tutto l’anno 0,300 e la minima 0,245 è 0,055, esattamente un quinto della variabilità media annua
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. Perché la loro minima frequenza, che ha luogo nella decade XIX, sta alla massima, che succede nella decade XXXLV, come 15 a 33; e quindi per eguale
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delle mutazioni del tempo è massima nei mesi d’inverno (dicembre-marzo), minima nei mesi estivi, e particolarmente in luglio.
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è massima nell’ultima e nella prima decade dell’anno, per cui la variabilità osservata non è che 0,60 della variabilità eventuale: minima, ma
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nostro clima, è quattro volte superiore a quella della luna. Mentre durante l’anno la piovosità massima è più che doppia della minima, durante una
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maxima degli uni corrispondono per lo più ai minima degli altri. La massima quantità di giorni sereni e la minima di giorni nuvolosi corrisponde alla
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progressione, si trova che il minimum cade verso il 5° giorno della lunazione, il maximum verso il 24°. E la proporzione della frequenza minima alla massima è
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