, dinanzi a quell'amore sublime senza speranze e senza conforti, il mio carattere si era ritemprato e mi sentiva più superbo di prima d'esser uomo. E così
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lettere dell'alfabeto che, intrecciate fra loro, formano il vostro nome. In tutto quest'anno di speranze ineffabili e di tormenti senza nome, ho voluto
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mani, accarezzandoli, piangendo con essi. Quante passioni, quante speranze, quanti dolori si espandevano senza riguardi in mezzo all'andare e al
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Accademia della crusca
