qualche relazione fra la perturbazione di un mese, e quella del mese consecutivo, se per esempio un mese di molta serenità chiama dopo un mese di molta
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dove l’unità è un millesimo. Si vede adunque, che l’incertezza dei numeri osservati è, in media, 10 millesimi, o un centesimo del numero totale dei
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formule suddette non aver bisogno di essere estese ad ulteriori termini. Calcolando su questi errori l’errore probabile ρ di una determinazione (o di un
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lunare riduce appena di un quinto la somma dei quadrati degli errori.
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Quindi vediamo che per soddisfare alla seconda ipotesi è necessario supporre nelle osservazioni un error probabile maggiore di quello che si
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Un’altra ragione di dubbio consiste nella difficoltà di ammettere, che una azione, la quale dipende dalle variazioni del raggio vettore della luna
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errori residui è 6105, quindi un poco maggiore. La differenza tuttavia non è tanto grande, da assicurarci che il termine periodico risulti veramente da
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Se nel corso dell’anno noi consideriamo un dato mese o una data decade, si potrà esaminare la variabilità di questo mese o di questa decade da un
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La massima variabilità assoluta ha luogo in dicembre, gennajo, febbrajo e marzo: son questi i mesi che più di tutti possono esser dissimili da un
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44. Chiamo variabilità relativa del tempo la maggiore o minor facilità e frequenza, con cui lo stato del cielo in un dato momento può mutarsi
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un argomento più difficile a fissare in cifre. Perché infatti l’idea di cambiamento di tempo, siccome bene già fecero notare Toaldo ed Arago, è
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per un giorno nuvolo, da 0,000
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per un giorno misto, da 0,500.
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per un giorno sereno, da 1,000
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ad un periodo diurno, e di tali periodi diurni la notte appare la più conveniente (in questo caso forzata) separazione.
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La serenità media di un giorno qualsiasi dell’anno è (cap. I) espressa dalla frazione 0,550. Dietro le convenzioni fatte, la serenità viene misurata
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Dopo questo è chiaro che sarebbe impossibile di giudicare della variabilità.del tempo, dalla intensità, della variazione prodotta in un dato
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Per render poi sensibili all’occhio anche il segno e la grandezza delle variazioni da un giorno all’altro si riuniranno con tratti verticali le
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specie ascende a 7540. In un anno di 365 sequenze si avranno dunque in media 189 permanenze, 153 variazioni semplici e 23 variazioni doppie
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principale delle variazioni doppie: le quali si mantengono sempre numerose durante l’inverno, essendo appena indicato un minimum secondario per la fine
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67. Escursioni del tempo da un estremo all’altro. Noi abbiamo considerato finora la variabilità del tempo tenendo conto delle variazioni semplici e
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68. Relazione fra le escursioni mediate e le escursioni immediate. Io chiamo escursioni immediate quelle che si fanno da un estremo all’altro per
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osservazioni, si vede che le serie qui addotte hanno un sufficiente parallelismo, e che il numero delle escursioni immediate sta a quello delle mediate in un
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« I novilunj sono i più efficaci, dopo i perigei, a cambiare il tempo: ed è più di sei volte probabile, che un novilunio sia per portare mutazione d
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« Li quarti, tanto i primi che gli ultimi, sono meno efficaci: nonostante si può scommettere più di 2 contro 1, che un quarto muterà il tempo
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distribuiti secondo le loro proporzioni con un ordine arbitrario, quale deriverebbe dal puro caso; ma che quest’ordine, sebbene assai vario, è pure soggetto
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che determinano lo stato dell’atmosfera: vale a dire, quando lo stato di un giorno non avesse alcuna relazione collo stato del giorno seguente. In un
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80. Ora questa legge di persistenza, per cui lo stato del cielo tende a continuarsi da un giorno al giorno seguente, si estenderà essa fino al
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se si domandi la probabilità che un dato giorno sia sereno, la risposta sarà 0,254. In tal caso la probabilità di non serenità sarà 0,746. Ma se dato
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La forma di questa tavoletta è identica a quella della tavoletta precedente. U3 indica la variabilità relativa tra un giorno e quello che vien tre
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87. Vi ha ancora un’altra ragione, per cui la regola qui addotta corrisponde in parte alla verità. Se si stabilisce per norma, che un giorno
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. Sebbene in questa classificazione entri un poco d’arbitrio, tuttavia quando si seguiti costantemente un medesimo sistema si può giungere a risultati utili
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quindi la forza media di un anno è 59,4. Ciò significa, che la quantità media di vento in un anno è quella di 60 venti della classe II, supponendo
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Considerando le classi II, III, IV, che sole hanno un valore reale nelle loro indicazioni, si vede, che i quattro mesi di marzo, aprile, maggio e
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97. Si potrebbe attribuire questo fatto ad un cambiamento di sistema nelle osservazioni e nel modo di classificarle. Per togliere ogni dubbio sulla
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Si vede che il maximum invernale ripartito in due da un lieve decremento di nebbiosità nelle decadi XXXV, XXXVI e I. Veggasi anche la fig. 14.
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6. Questa divisione fu stabilita per troncare ogni ambiguità, sebbene contro di essa si possano promuovere alcuni dubbii. Infatti un giorno non potrà
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1846. Ad un’estate secca tennero dietro terribili inondazioni, per cui furono rotte le comunicazioni e seguirono danni immensi.
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I risultati sono graficamente espressi nella fig. 7. La curva ha un’analogia molto spiccata con quella dei giorni nuvolosi (fig. 6), il che del resto
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1857-58. In gennaio la neve fu alta 0m,80. Inverno severo. Il Po e la Bormida si aggelarono in un luogo non indicato (forse presso Alessandria). La
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118. Si vede indicato in questa tavola un maximum di frequenza al principio di giugno e un altro al principio di agosto. Ma il numero delle
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grandini, si hanno più numeri invece di un solo. Nell’ultima colonna (XIV) si ha il numero delle grandini cadute in ciascuno dei 38 anni di
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9. La neve è alta un braccio. Gran freddo in tutta l’Europa.
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9. Alle 3 ore e un quarto dopo mezzanotte grande scossa al terremoto, che durò più di due minuti.
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29. Questa sera l’orizzonte presentava come un denso fumo. Un cattivo influsso che i nostri contadini chiamano marino ha rovinato le pesche, la
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18. Vento simile ad un turbine.
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3. Tuono con un poco di minuta neve.
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18. Tutta la giornata sereno e un poco oscuro.
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5. Un’ora prima di mezzogiorno leggera scossa di terremoto.
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17. La mattina circa le ore otto, essendo il cielo sereno, scoppiò e si fece sentire un colpo di tuono che atterrì, e fece l’effetto di una scossa di
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