Divisione dei giorni secondo lo stato del cielo e calcolo della serenità. Maxima e minima dei giorni sereni, annuvolati e variabili. Fatto
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Origine delle osservazioni, e ordinamento delle medesime. Posizione geografica del luogo di osservazione e sua altitudine.
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Serenità calcolata per mesi, e deviazione dalla serenità normale per ciascun mese. Esame dei cicli di Toaldo, e di altri cicli.
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Frequenza delle nebbie e sua legge annua. Sono ripartite simmetricamente rispetto ai due solstizi. L’influenza delle fasi lunari sulle nebbie è nulla.
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27. Affinché si possa giudicare a vista dell’andamento dei numeri osservati, e del grado di certezza con cui si può affermare l’esistenza dei maxima
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con quelli dei loro errori probabili, si vedrà che molti coefficienti (e particolarmente quelli dei termini in ɸ e 2ɸ) eccedono assai volte il loro
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giorni sereni, nuvoli e misti, dati dalle osservazioni dirette (colonne III, IV, V della tavola XIII), è di quasi 5 giorni per ciascun numero.
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osservazioni vigevanesi: ma la teoria richiede ricerche ben più numerose e ben più estese. Sopra ogni altra cosa è manifesto, che da 38 anni di
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35. È cosa degnissima d’osservazione, che i massimi ed i minimi di sereno e di nuvolo giacciono press’a poco in punti opposti dell’orbe sinodico; e
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37. Variazioni dipendenti dalla distanza della luna alla terra. Avendo così trovato una relazione probabile fra lo stato del cielo e le fasi della
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Nella colonna XIV della stessa tavola X è stata calcolata la deviazione di ciascun anno dalla serenità normale 0,550. La deviazione media fu trovata
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45. Lo studio della variabilità relativa non è altro che quello dei cambiamenti di tempo, e dipende dalla estimazione numerica della frequenza e
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La variabilità relativa e la variabilità assoluta sono due distinti fenomeni, e l’uno non è legato necessariamente con l’altro. Vi sono infatti
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E si vede che per un dato giorno lo stato del cielo che si avvicina di più alla serenità media 0,550 è quello dei giorni misti. Per noi il giorno
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50. Ammesse tali convenzioni, sarà evidente questo fatto: che in una qualsivoglia serie continua di giorni, dei quali il primo e l’ultimo sian di
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51. Per facilitare l’enumerazione delle variazioni, e perché si potesse rapidamente e con sicurezza riconoscere le semplici e le doppie, le positive
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Dopo questo è chiaro che sarebbe impossibile di giudicare della variabilità.del tempo, dalla intensità, della variazione prodotta in un dato
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rapidamente scrivere su carta quadrettata la storia dello stato del cielo per lunghissimi periodi di tempo. E su tale scrittura geroglifica l’enumerazione
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Il numero totale delle sequenze osservate durante i 38 anni (detratte alcune pochissime per ragioni che qui è inutile sviluppare) fu di 13718. In
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55. Periodo annuo della variabilità relativa. In questo periodo hanno luogo due massimi e due minimi, corrispondenti quasi ai massimi ed ai minimi
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57. La variabilità media di un clima, tanto relativa che assoluta, forma uno dei caratteri più distintivi del medesimo, ed è a mettersi in egual
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56. La differenza fra la massima variabilità di tutto l’anno 0,300 e la minima 0,245 è 0,055, esattamente un quinto della variabilità media annua
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61. Relazione fra le variazioni positive e le negative. Considerando le variazioni doppie positive e negative che furono osservate nelle 36 decadi
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Segue ancora da questo, che i numeri delle variazioni semplici e doppie hanno fra loro una proporzione assai diversa nelle diverse stagioni. Questa
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Per quanto è possibile giudicare dalla scarsità di questi numeri e dal loro andamento saltuario, proveniente dalla non bastevole copia delle
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69. Numero annuo delle escursioni del tempo. Questo numero è dato, per i 38 anni delle osservazioni, nell’ultima colonna della tavola XVII: il suo
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76. Non è bisogno osservare lungo tempo l’andamento dello stato del cielo, per convincersi, che i giorni sereni, nuvolosi e variabili non sono
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1. Ilmateriale d’osservazione è contenuto in parecchi volumi di registri regolarmente tenuti in Vigevano dal sig. Dott. Siro Serafini, Professore
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La somma di tutte le probabilità è (λ + μ + ν )2 = 1, come dev’essere. Sarà ora facile calcolare la probabilità che si abbia una permanenza, una
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ed è facile convincersi che questa espressione vale per un numero qualunque di sequenze. Siccome λ e ν variano nel corso dell’anno, così pure nelle
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Ciò dimostra colla massima evidenza, che le cause, dalle quali è derivato lo stato del cielo per un giorno, tendono a modificare lo stato del giorno
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78. Se non esistesse alcuna connessione fra lo stato di un giorno e quello del giorno seguente, la variabilità relativa delle 36 decadi calcolata e
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La forma di questa tavoletta è identica a quella della tavoletta precedente. U3 indica la variabilità relativa tra un giorno e quello che vien tre
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Nei sette mesi la cui serenità è superiore alla media dell’anno, il numero precedente è 10,7 adequatamente; negli altri cinque è 5,6.
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La maggior serenità media, che hanno le lunazioni di cui si tratta, è dunque un fatto naturale, e non costituisce alcuna proprietà speciale del
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Il paese intorno a Vigevano è perfettamente piano, e solcato da parecchi canali irrigatorii. Il Ticino scorre ad un miglio e mezzo di distanza dalla
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in massima parte. Di 101 differenze ne troviamo invece 54 positive e 47 negative: ciò che non basta a decidere la nostra opinione in favore di una
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Si vede dall’ineguale andamento dei numeri, che è impossibile seguire, colla data copia di osservazioni, la progressione dei venti di decade in
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Considerando le classi II, III, IV, che sole hanno un valore reale nelle loro indicazioni, si vede, che i quattro mesi di marzo, aprile, maggio e
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111. Anche questo risultato è in contraddizione con quelli di Schübler e di Gasparin riferiti da AragoNotices scientifiques, Tome V, p. 38.. Questi
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XXIII. Essa è analoga alla prima parte, colla sola differenza che invece dell’età della luna abbiamo qui i giorni della rivoluzione anomalistica
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113. Assai più irregolare è la distribuzione della neve nei varii inverni. Il numero medio è di 10 nevicate per ogni inverno; esso è salito fino a 20
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1835-36. Comincià la neve nei giorni 14 e 15 novembre. A partir dal 30 ottobre fino all’11 dicembre il sole non fu visto che per brevi intervalli. Il
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114. Una caratteristica essenziale del clima di una data località può essere somministrata dallo studio delle epoche dei primi e degli ultimi geli
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9. L’ispezione di questa figura mostra che le proporzioni dei giorni sereni e nuvolosi sono soggette lungo l'anno a variazioni considerabili: i
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Si osserverà che nei mesi di agosto, di settembre e di ottobre, la distribuzione dei temporali lungo la giornata è alquanto meno disuguale. così in
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progressione, si trova che il minimum cade verso il 5° giorno della lunazione, il maximum verso il 24°. E la proporzione della frequenza minima alla massima è
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13. Questa mattina alle ore 4 e 10 minuti si è sentita una forte scossa di terremoto ondulatorio.
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30. Vento che ruppe delle piante, portò via i tegoli e seccò i fiori e le foglie.
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Circa il mezzogiorno temporale con molta grandine asciutta e tuono, indi pioggia. Termometro a 2°. Poi nuvoli e di bel nuovo grandine; indi sereno.
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