invernale corrisponde alla decade XXXV (metà di dicembre), poco distante dal maximum di giorni nuvolosi: in tale epoca il tempo cambierk più
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. (Osservazioni di 38 anni, dal 1827 al 1864).
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Tavola XVII. Numero dei cambiamenti di tempo avvenuti in 38 anni (dal 1827 al 1864).
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Tavola XIX. Forza del vento osservata a Vigevano in 38 anni(dal 1827 al 1864).
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stagione dell’anno il tempo con maggior difficoltà si scosta dal suo stato normale, di quella che provi a ritornarvi. Escursioni e cambiamenti di tempo
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intorno al suo stato normale, fu per ciascuno dei numeri contenuti nelle tavole III, IV, V, ricercato il segno della sua deviazione dal valore normale o
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le grandezze delle perturbazioni sono tali, quali si potrebbero aspettare dal caso, o se in queste perturbazioni e nella loro sequela esiste qualche
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ciclo la coincidenza nei segni delle deviazioni dei due mesi dal loro stato normale; come argomento sfavorevole la diversità nei segni delle due
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colonna mostrano deviazioni dal valore 1,000 assai più forti in senso opposto; e questo fa vedere, che tutte queste deviazioni, tanto positive quanto
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delle colonne VII, VIII, IX, X fu applicato il processo di perequazione di 5 in 5, già impiegato qui sopra cap. I: dal che risultarono le quattro ultime
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I giorni misti non subiscono alcuna variazione progressiva notabile dal principio al fine della lunazione: e sembrano oscillare intorno al loro
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della luna, la quale produce le variazioni della serenità, dipenda principalmente dall’elongazione semplice e dal suo triplo. Da questi due archi
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un’azione della luna e non piuttosto dal casuale aggruppamento di alcuni errori intorno all’apogeo ed al perigeo.
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anno all’altro, cioè la maggiore o minor facilità che lo stato del cielo di quel periodo ha per discostarsi dal suo valore normale o medio: e questo
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mese, dal gennajo 1827 al dicembre 1864, la deviazione della serenità osservata dalla serenità normale del mese (data nella tavola I, colonna XI
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osservazioni. Le deviazioni dei fenomeni dallo stato normale sono fatti non originati dal caso, ma prodotti da cause speciali, le quali non sono fra loro
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accadute in un dato intervallo, nel qual numero entrino le variazioni semplici col valore uno, e le variazioni doppie col valore due, astrazion fatta dal
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Le differenze Δ della terza colonna mostrano di quanto si aumenta la serenità dal mezzo di una decade al mezzo della decade consecutiva. Onde
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ai valori assoluti. Dal che si conclude che la differenza osservata tra le variazioni positive e negative non può spiegarsi coll’andamento annuo
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, in cui le variazioni doppie negative prevalgono sulle positive, diremo che il tempo passa con più rapidità dal bello al brutto, che dal brutto al bello
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In qualunque stagione dell’anno il tempo oppone maggior resistenza a scostarsi dal suo stato normale, che a ritornarvi. Conseguenza importante, che
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Si può osservare che nei quattro mesi estivi dal maggio all’agosto, si ha una prevalenza di serenità, per cui il tempo sereno deve riguardarsi come
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Per quanto è possibile giudicare dalla scarsità di questi numeri e dal loro andamento saltuario, proveniente dalla non bastevole copia delle
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da un estremo al misto e ad altrettanti ritorni dal misto al medesimo estremo.
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delle sequenze osservate durante 38 anni dal 1° al 2°, dal 2° al 3°, dal 3° al 4° giorno... a partir dal novilunio; quante variazioni doppie e semplici
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occorse nel passaggio dal 1° al 2°, dal 2° al 3° giorno della luna ecc. durante 38 anni. Osserveremo qui, che le variazioni del tempo, quali da noi
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1. Ilmateriale d’osservazione è contenuto in parecchi volumi di registri regolarmente tenuti in Vigevano dal sig. Dott. Siro Serafini, Professore
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e VIII della tavola I. Ecco i 36 valori di V, quali risultano dal calcolo, e quali diventano dopo eseguita la perequazione loro di 5 in 5.
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Si afferma inoltre, che il maresciallo Bugeaud nelle sue spedizioni d’Africa si regolasse, per giudicare del tempo, dal quarto e dal quinto
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giorno della luna. Altri fissano con maggior precisione la centesima ora dal novilunio, che sarebbe il principio del quinto giorno.
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proviene in gran parte da questo, che le 102 lunazioni predette sono in buon numero lunazioni estive, siccome appare dal seguente quadro della loro
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città dal lato di Greco: il suo letto, le sue diramazioni laterali, le sabbie, le isole ed i boschi occupano ivi uno spazio di circa mille e dugento
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municipale si trova a 6° 3’17’’di longitudine orientale dal meridiano di Parigi, ed a 45° 19’1" di latitudine settentrionale. Il suolo appiè della
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cause il numero dei giorni di osservazione, che dal 1.° gennaio 1827 al 1.° gennaio 1865 avrebbe dovuto essere di 13880 giorni, si trova ridotto a 13738.
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apparsa, anche escludendo dal calcolo il 4° ed il 5° giorno, come è ben naturale, circa 0,619 invece di 0,590. Le deviazioni positive sarebbero riescite
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, e press’a poco il loro stato è uniforme dal settembre al febbrajo.
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grande aumento, che presentano i numeri di ambedue le serie negli ultimi anni, non può derivare dal caso, e difficilmente da errori personali degli
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dal 1848 al 1864; per ciascun anno furono enumerate le osservazioni dei venti, che sogliono, come più forti dell’ordinario, esser specialmente notati
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Nella prima colonna si trovano aggruppate insieme 13 osservazioni d’inverno, fatte dal 31 ottobre al 3 febbraio. Nella seconda abbiamo 11
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osservate in ogni decade durante 38 anni, ed il numero medio di giorni nebbiosi che corrisponde alla decade normale di dieci giorni. Dal calcolo furono
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pioggie secondo l’elongazione della luna dal sole, o secondo l'età e le fasi della luna.
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notte dal 29 al 30 ottobre 1839, la più tardiva nella notte dal 13 al 14 aprile 1842. La massima frequenza ha luogo in gennajo, dove press’a poco si
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1835-36. Comincià la neve nei giorni 14 e 15 novembre. A partir dal 30 ottobre fino all’11 dicembre il sole non fu visto che per brevi intervalli. Il
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’intervallo delle osservazioni, la data della prima e della ultima neve caduta. Oltre la data ordinaria ho apposto il numero dei giorni che dal
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temporali osservati da Vigevano dal 1827 al 1864, può aspirare a qualche rigore di numeri.
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119. Esaminando in seguito la distribuzione oraria dei temporali, noi li abbiamo distinti in tre classi, cioè in mattutini (dal levar del sole a
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121. Grandine. La tavola XXVI dà conto di tutte le cadute di grandine osservate a Vigevano dal 1827 al 1864. Il numero inscritto sotto ciascun anno e
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delle osservazioni non danno che una grandine per ciascuno: pare, che anche nell’intervallo dal 1827 al 1830 sia corso uno stadio di riposo. La
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Tavola V. Proporzione dei giorni variabili per ogni mese dal 1827 al 1864 (la durata del mese essendo posta = 1000).
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(osservazioni di 38 anni, dal 1827 al 1864).
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