In primo luogo dirò che la tenerezza delle autorità i governative nelle provincie meridionali si è sopratutto mostrata in favore dei borbonici e dei
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Ricciardi. Non dirò che due parole.
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signori sieno ex-ministri borbonici. Trattasi di un fatto storico. Dirò poi che mi piace che in questa Camera tutte le opinioni sieno rappresentate.
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Con questo io porrò fine a codesta scorreria nell'ingrato campo dei calcoli e delle cifre. Non dirò più parola sull'argomento della fusione
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a discendere nel volgo delle città italiane era certamente Napoli colle sue abitudini secolari di grandigia e di dominazione. Ma essa è discesa, dirò
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, non dirò regionali, ma subnazionali, che è qualche cosa di peggio; non bisogna parlare del regno di Napoli, il quale estendeva la sua frontiera
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Dico la verità: io era stato lungamente favorevole alla scorciatoia, dirò così, di Cancello a Benevento, precisamente per una ragione simile a quella
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verità per quanto io rispetti l'opinione dell'onorevole Depretis, non posso su ciò essere d'accordo con lui, e dirò che non ci è gran merito se
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ragioni che tutti possono conoscere e ponderare, nelle quali si può dissentire, se volete, ma di cui non si può negare, non dirò la prevalenza, ma
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. Non credeva però che l'onorevole ministro mi avesse spinto a citar dei fatti; ma poichè egli m'invita a farlo, gli dirò che dalla Camera due anni fa
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Ora vi dirò ciò che si sarebbe dovuto fare.
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Signori, io lo dirò senza peritarmi, le cose che si accampano, per isconoscere il diritto dei prestatori sono appunto quelle che meglio ne confermano
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morale, e, dirò meglio provvidenziale, che nelle questioni, ove alla tesi di diritto si mescola una questione d'onore e di delicatezza stanno a garantia
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Circa le ferrovie romane, dirò che è accaduto che diversi viaggiatori, ignari di tale aumento, andando a Livorno e volendo continuare per Napoli, non
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Or bene, io vi dirò che fin dal 1° maggio 1851 fu stipulata in Roma una convenzione fra i Governi pontificio, austriaco, estense, parmense e toscano
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Cocco. Dirò semplicemente in appoggio del mio ordine del giorno, che si tratta di una promessa stata fatta dall'onorevole Depretis quando reggeva il
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Sella ministro per le finanze. Se nessuno s'incarica di addurre le ragioni favorevoli, dirò io quelle per le quali il Ministero non può accettarlo.
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Il conte di Cavour era perfettamente d'accordo coll'onorevole Lanza, col conte di Revel, e dirò anche con me, intorno a questo punto, che cioè le
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nella relazione ministeriale è citato. Dirò tuttavia che io non comprendo come la Camera stessa onde avere chiara conoscenza se la vendita è stata
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Ma realmente non potevasi, prima di chiudere questa Legislatura, discutere e votare i nove Codici, dirò anzi i dieci Codici dopo l'emendamento
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Mari. Signori! Vi manifestai le ragioni che m'indussero a proporre il mio emendamento. Non le ripeto. Dirò soltanto con brevissime parole le ragioni
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dirò emendamenti (poichè la Commissione e il Ministero non vogliono saperne), bensì alcuni desiderii riguardo alla legge dell'ordinamento giudiziario
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E per non ripetermi su questi dettagli, dirò che io vorrei stabilita almeno una doppia latitudine nei termini di tempo tutti contemplati nel resto di
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Dirò solo che questa legge è partita dal pensiero di rendere spedito quanto più fosse possibile il corso della procedura d'espropriazione
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L'onorevole Lualdi trova vaga ed indeterminata la dichiarazione dell'articolo 20 che è uno degli articoli fondamentali di questa legge. Io gli dirò
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Per mostrare con evidenza la verità di questo concetto io dirò poche parole intorno al Codice di procedura civile, e così risponderò al desiderio
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dichiarazione. Le cose dette nella relazione mi dispensano da ogni ulteriore manifestazione su questo punto. Dirò apertamente che il primo mio voto, dato nel
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presidente. Poichè la Camera vuole andare ai voti, dirò dunque che l'ordine degli emendamenti è segnato dalla relazione che essi hanno colle varie
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Accademia della crusca
