ogni mezzo possibile di pubblicità. A sollievo delle solitarie pene che m'attendevano, m'era provveduta di alcuni volumi, che cacciai nel fondo del
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mesto sorriso degli occhi: egli mi ricambiò con un sorriso mesto delle labbra: così entrambi ponemmo in obblio le nostre pene, «Pieni dell'ineffabile
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pacatamente. Ci guardarono a traverso le inferriate, ed uno d'essi sorridendo: "Allegramente, monachelle!" disse: "fra poco finiranno pur le vostre pene
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lettera di mia sorella, già aperta da lei. Quanto blandite furono le pene mie dalla notizia che Maria Giuseppa era stata, dopo l'interrogatorio
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procacciare un sollievo alle vostre pene, siate certa di conseguirlo in breve. L'aria libera è necessaria a voi quanto il pane. Dove vorreste andare?" E
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abbandono, una consolazione sublime rattemprò le mie pene: l'elevazione dello spirito a quel Dio della carità, che volle nascere, vivere e morire, non già per
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silenzio della notte io divorava con avidità! Con quali tenere ispirazioni non temprarono l'acerbità delle mie pene i molti affetti della Gerusalemme
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confessore, e fattolo partecipe delle pene che mi angosciavano, egli mi dichiarò che nel monastero faceva mestieri comunicarsi quasi tutti i giorni. Lo
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fremente nella mia testa; l'amor, l'orgoglio oblìa del tuo poeta, le sue lotte, i suoi sogni, e le sue pene, là nelle braccia della prima creta che