monastero si entra al suono di bande militari e allo scoppio di mortaletti; nell'oscura tomba si scende col conforto di semplici formalità. Costei mi aveva
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sentire i tamburi, gridava: "I Francesi! Ecco i Francesi!" Costei una notte si gettò nel pozzo, donde fu estratta cadavere. Ma, il monastero, dove più
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della sua conversa. Costei per mala sorte era una delle più impertinenti e caparbie fra le monache. Durai cinque anni in quest'impiego, non senza
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prese a conversare famigliarmente, sicuro che la presenza di mia madre l'avrebbe salvato dall'accusa di volermi corteggiare. Ma costei non cercava che un
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quell'uffizio. - Costei rispose non giudicar la mia salute tanto rovinata quanto piaceva a me di rappresentarla; non esservi, d'altronde, esempio che una monaca
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una conversa feroce, e poco meno che antropofaga. Costei sì che potuto avrebbe realmente figurare in un serraglio per le sue forme, partecipanti ad un
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teneramente, poscia su quella di mio padre impresse un bacio rispettoso. Nel passare dinanzi a mia madre, la salutò del pari. Costei lo chiamò. "È
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, onde indurre mia madre a non sacrificarmi! Rispondeva costei, che farmi dimorare due mesi in un convento di nobili donzelle, non era al certo volermi
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dirmi un'altra monaca, che pur dicevasi amica di costei. "Non è essa stessa che ti ha condotta forzatamente dal suo confessore? Eppure adesso piange e
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Costei, la bionda dagli occhi procaci, costei, la bella che ha fralezze di fior, raggi di stella, io la vorrei compagna e schiava dei dolori miei