Quando il mezzo o corpo trasparente (p. e. l’aria, l’acqua, il vetro, ecc.) entro cui cammina la luce, non è omogeneo, ma viene a variare di densità
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La luce quando incontra un corpo trasparente, p. e. l’acqua, il vetro, e lo attraversa, perde della sua intensità, perchè la trasparenza non è mai
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Dopo di aver attraversato un corpo trasparente o translucido, la luce si trova aver perduto della sua primitiva intensità, anche perchè una parte
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ciò nasce, che la luce riflessa non è mai così intensa come la luce diretta. Quando, infine, il corpo su cui cade la luce è trasparente, essa viene
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la luce penetra nel mezzo, ossia nel corpo trasparente, e sorte da esso conservando la sua primitiva direzione.
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corpo trasparente a facce parallele, perchè in quest’ultimo i raggi rifratti dalla prima superficie si rifrangono di nuovo, con ordine inverso, nell
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Acromatismo. — Abbiamo veduto che la luce, nell’entrare in un mezzo trasparente a superficie parallele, si rifrange e sorte da esso nè alterata, nè
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un mezzo trasparente a facce inclinate, per un prisma, subisce una alterazione ed una deviazione permanente. Non è possibile che la cosa succeda
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Canadà, che è così trasparente da non diminuire notevolmente l’intensità della luce, che passa attraverso della lente acromatica.
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L’oggetto a copiare o è trasparente, ed in tal caso si deve copiare con luce trasmessa dall’oggetto; oppure non è trasparente,
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, bisogna mettere il disegno trasparente nel fronte della camera oscura, ove si fissa con un telaio simile a quello che porta la lastra impressionabile
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questo riflette la luce sul condensatore B, da cui la luce viene concentrata sull’oggetto trasparente posto in V. Avanti a questo oggetto, che è
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Una negativa trasparente può venir copiata (come dissimo di sopra) senza far uso nè di riflettore, nè di condensatore,
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«Per dimostrare come agisca il condensatore supponiamo che P sia un piccolo punto trasparente nella negativa.
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si deve evitare quando è possibile. Infatti sia AB la negativa a copiare, FG la lente dell’oggettivo e P un punto trasparente della negativa.
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I raggi che vengono dallo spazio del cielo fg passano pel punto trasparente P, e formano un pennello divergente da P, che copre la lente FG ed ha il
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b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dell’occhio l’occhio sul davanti
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g. Umor acqueo. — La parte dell’occhio che è al di qua dell’iride e della cristalloide verso la cornea trasparente è ripiena di un liquido poco
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f. Cristallino. — Dietro e vicino all’iride trovasi un’altra membrana trasparente, detta cristalloide, nella quale è come incassato un corpo solido
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e. Iride. — Nel punto d’incontro della sclerotica e della cornea trasparente trovasi l’iride dell’occhio, che è una membrana opaca di color grigio o
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Il miope vede distintamente solo ad una distanza minore di 25 centimetri, perchè ha la cornea trasparente con una curvatura troppo grande, per cui l
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distanza maggiore, perchè esso ha la cornea trasparente poco convessa, per cui il foco dell’immagine tende a farsi al di là della retina. Perciò i
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è capace di ricevere un telaio, in cui si pone la negativa trasparente che si vuol copiare. Questa deve avere il suo rovescio rivolto verso le lenti
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forma di una sostanza gialla, trasparente, inodorosa, insipida, che riprende la sua forma primitiva trattandola con acqua.
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basta di avere sul vetro un’incisione trasparente. Invece del fluoruro di potassio è più utile l’adoperare il fluoruro di calcio o spatofluoro per
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È una sostanza composta di C13H10O5N2. Il suo peso atomico è 156. Quando è pura, è senza colore, trasparente, inodorosa, insipida, più leggiera dell
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N°171. È fragile, trasparente, senza odore, inalterabile all’aria, del peso specifico di circa 1,40. Si scioglie nell’acqua fredda, e più facilmente
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Gli olii grassi sono generalmente liquidi, vengono facilmente assorbiti dai corpi porosi; in contatto colla carta la rendono trasparente perchè ne
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trasparente, contiene ancora in se stesso molte sostanze eterogenee, le quali, sebbene microscopiche, ed appena visibili ad occhio nudo, tuttavia sono capaci
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ed è poco solubile nel miscuglio di etere ed alcool, e la soluzione seccando sul vetro, lascia una pellicola polverosa poco trasparente, opaca o
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predomina molto o poco la pirossilina deutonitrosa. Il collodio sarà contrattile, e seccando formerà una pellicola trasparente se la pirossilina
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limpido e trasparente. Affinchè il collodio possa chiarificarsi in gran parte occorre il tempo di 12 ore quando la pirossilina è molto solubile e ben
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è dura, pergamenosa, quasi trasparente, la sua tessitura non è unita, ma presenta una struttura fibrosa, reticolata; essa per la sua durezza è poco
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diventato limpido e trasparente.
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Quando infine la lastra prende un color verdognolo, e che è semi-trasparente dopo che venne sensibilizzata, è segno che il collodio ha una troppo
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il liquido stesso si conserva trasparente non è nocivo quantunque sia colorato in bruno, ma se si intorbida allora depone immancabilmente dei
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trasparente nei bianchi.
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violaceo della carta sia scomparso, e che questa sia diventata ben trasparente.
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volte osservato che il cloruro d’argento posto al fondo di un vaso di vetro trasparente quasi ripieno d’acqua si coloriva in color violetto nello
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tanto più pura e trasparente quanto più essa è superficiale. Secondo il dottor Schnanss (a) l’argento che forma l’immagine è in quantità così tenue ed
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perfettamente trasparente, ma fosca, granulata. Quest’aspetto indica chiaramente che il sale d’argento non venne ancora sciolto che imperfettamente. Riponendo la
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Si fissa l’immagine col bagno di sale ammoniaco sino a che la carta sia diventata affatto trasparente, sino a che il fondo giallo sia diventato
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