mn indica una superficie piana, per esempio uno specchio, AB indica il raggio incidente, BC indica lo stesso raggio riflesso dalla superficie, BD è
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naturale, ma solamente in un piano, nella così detta polarizzazione piana, e formano una spirale intorno alla retta stessa nella polarizzazione
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superficie piana, e da una superficie sferica. Una tale forma viene data alle lenti comuni confricandole con polveri minerali a contatto di piatti metallici
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varia distanza, e siccome la superficie, sopra cui riceve l’immagine degli oggetti, è piana, e non sferica, così ne nasce che non possono aversi, sopra
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’oggetto. L’immagine sarebbe più piana, che non mettendo il diaframma in una posizione intermedia, ma essa sarebbe anche con maggior trasfigurazione.
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questa diventerà quasi affatto piana quando il diaframma sarà arrivato alla distanza del foco antenore. L’aberrazione diventa allora per lo stesso
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capace di produrre in una superficie piana, è nitida ed uniformemente illuminata quando essa è compresa da un campo visuale angolare di 35 a 40 gradi
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L’oggettivo ortoscopico non è capace di produrre una immagine così piana come si può produrre coll’oggettivo semplice. Ma esso ha altri vantaggi, che
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Cogli oggettivi a ritratti l’immagine non è così piana come cogli oggettivi per vedute, e la grandezza angolare del campo è più ristretta. Infatti:
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piana è necessariamente di piccola estensione, mentre l’immagine prodotta dall’oggettivo semplice occupa una superficie piana più grande. Osserviamo
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determinata, ossia al foco della lente, e l’immagine non è piana ma curva; il campo della veduta è molto più ristretto, e se cresciamo questo perdiamo in
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nell’occhio è molto più grande, dipende in parte da ciò, che nella camera oscura ordinaria l’immagine si forma sopra una superficie piana, mentre nell
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bicchiere o tubo a graduare. Si ponga questo bicchiere in una tavola piana orizzontale, si versi nel bicchiere 10 grammi di acqua, e col diamante si
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lavata ed asciugata in una tavola ben piana e spiravi sopra il tuo fiato, il quale condensandosi sulla lastra la ricopre di umido. Ora col mezzo di un
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; mettendola piana, il liquido rimasto più abbondante verso un tal angolo ritornerebbe sopra se stesso verso il centro del vetro, e non mancherebbe di produrre
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sferica, e non piana, e la parte del vetro sensibilizzato, che è sull’asse della lente, essendo più vicina che le parti del vetro distanti dall’asse, ne
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ben piana, un quaderno o due di carta bibula, da filtro o da stampa, ben candida e di una grana ben fina.
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In una tavoletta di legno ben piana metti il foglio sensibile colla faccia sensibilizzata in alto. Sul foglio applica la negativa su vetro in modo
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Per questa operazione si fa uso di una tavoletta piana ricoperta di panno ed armata ai suoi quattro angoli di piccoli e sottili bottoni metallici che
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fotografica secondo il metodo del celebre Daguerre. Questa lamina deve essere esattamente piana, atta a ricevere un polito perfetto ed uniforme. Quanto
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