; rammenteremo solo che fa in grazia sua, se furono scoperte le celebri pitture giottesche della cappella del palagio del Potestà in Firenze, di cui
Pagina 15
della Toscana, volle fare dipingere alcune sale della villa del Poggio Imperiale, ma in veder poi codeste pitture scoperte, ebbe ad esclamare sdegnato
Pagina 42
, a Siena la volta della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, presso Livorno le pitture della cupola della Chiesa di Montenero e per Bologna
Pagina 43
le pitture della cappella del Sacramento nel Duomo della sua patria, e la sala elegantissima detta del Buon Umore, nella Accademia fiorentina di Belle
Pagina 45
primi, come mostrano le sue pitture della sala di Giove nella galleria de’ Pitti. Questi fu pure maestro assai reputato nella nostra Accademia.
Pagina 46
, fu giudicato superiore a quante pitture erano state fatte da un secolo. Grandioso lo stile, bella la composizione, corretto il disegno, buono il
Pagina 46
. Basterebbe ricordare le pitture della sala dell’Iliade nella galleria dei Pitti (1819), e principalmente lo sfondo della volta che figura il
Pagina 48
di Angeli esultanti che inneggiano alla Madre di Dio (1847); dei restauri, quelli stupendi delle pitture giottesche nel palazzo del Potestà, ove ebbe
Pagina 52
finire del passato secolo) fu buon frescante e assai dipinse nelle case dei privati cittadini e nelle chiese. Ricordiamo le sue pitture della sala
Pagina 57
valentissimo. Sono sua prima opera oltre alcuni disegni, fatti in aiuto del padre, di pitture del Camposanto pisano, e di altre del buon tempo, le più
Pagina 68