e col sentimento. Allora appariranno manifeste le cause certe dello scadere dell’arte dopo Michelangiolo, della totale sua rovina nel cominciare del
, nel 1820 ottenne la pensione di Roma. Di là inviava le copie del Mosè di Michelangiolo e di un leone del Canova, poi una sua vaghissima Leda. E
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Buonarroti, che nel 1842 fu posta sotto il portico degli Uffizi, sono opere per concetto, ed esecuzione commendabilissime. Quel Michelangiolo poi che pensa
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