in casa del marchese Gino Capponi, Adamo ed Èva, Armida e Rinaldo, Minos giudice infernale, ed altri assai; ed infine quei suoi grandiosi intagli all
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vita nelle opere dell’arte, che in numero straordinario e sempre lodevoli gli uscirono dalle mani. Tra i suoi migliori intagli di genere finito vuol
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che la raccolta de’ suoi intagli ascende a poco meno di trecento. Onori e ricompense non gli mancarono, ma noi ci passeremo degli uni e delle altre
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. Vedansi per esempio il Sordello, e alcuni degl’intagli per la Divina Commedia impressa in Firenze dall’Ancora (1817-19). — FRANCESCO RAINALDI (n. a Roma
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