amori d’Angelica e Medoro, opere che menarono assai grido in Firenze. Fu allora che il Benvenuti lo chiamò ad insegnare nell’Accademia, ove poi successe
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: le stelle brillano sui nostri amori, il suol ci germina serti di fiori, ma tutto è tenebre pria della culla, e dopo il feretro vediam più nulla!
dell'arte amori coronati di fiori: siete larve abbaglianti e ingannatrici! O fuggito alle infamie del mondo, vola, vola, ti bea nel sereno, coraggioso
al ciel! Quando il vecchio oceàno i vecchi amori lento alterna alla spiaggia, e stanco par: quasi amante assopito ai primi albori, e a cui men bella