. 1795, m. 14 maggio 1853) ebbe da natura e dallo studio l’amore e la pratica dell’arte; ma per avversità di fortuna, non riuscì che tardi a levarsi
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caffè fuori la porta alla Croce in Firenze. — Tommaso Gazzarrini di Livorno (n. 15 febbraio 1790, m. 7 febbraio 1853), sebbene allievo del Benvenuti
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di Siena (n. 1775, m. 27 gennaio 1853) che procurava di seguitare le orme del Morghen, intagliando con fino, morbido e nitido bulino, e con la più
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’arte avrebbe fatto nuovi progressi. — Samuele Jesi di Correggio, israelita (n. 4 settembre 1788, m. a Firenze 17 gennaio 1853), fu disegnatore e incisore
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Mi reco a dovere di trasmettere al ministero i rapporti relativi al 1853-54-55-56-58, dei quali si fa cenno nella precedente lettera, e che l'anno
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sorrisi da strappar le stelle ... noi conosciam le belle: e colle muse al fianco, accorti eroi, ci adorerem fra noi! Giugno 1853.