figura dell’altro giuoco detto: Acchiapparèlla, fingono di segare una tavola, ripetendo: "Séga, séga, Mastro Tilta, ’Na pagnotta e ’na sarciccia; Un’a mme
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scelto dalla mamma, torna di bel nuovo a domandargli quel numero che vuole, ripetendo: "Mazza-bbubbù, Quante corne stanno quassù?". E fino a tanto che il
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inginocchiato davanti a lei. Ciò fatto, tutti si rimettono a girare le mani ripetendo: "Lavorate, lavoranti, ecc.". Il fanciullo colpito, si alza e dice alla
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