Lo studio che mi pregio di parteciparvi è la continuazione d'un lavoro del quale vi diedi già ragguaglio altra volta. Ma per non riescirvi troppo
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nella natura e nell'umanità. Or bene, molti sono gli uomini, molte anzi sono le nazioni, le cui menti non toccarono mai queste sublimi altezze. Mentre il
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primordii l'uomo non poteva non avvedersi del sole, della luna, delle stelle. Egli aveva dunque fatto per inconscia necessità di natura un primo
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mentale. Non così la filosofia dell'individuo. Anche in questa il principio esperimentale, che aveva già fondato colla reciproca sostituzione dei sensi
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nell'individuo, e pel complesso delle sue sensazioni, uno studio non meno astratto e non meno ipotetico di quello che venne tentato pei singoli sensi
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