dimenticò (senza volergli far qui altro rimprovero), dimenticò che i selvaggi della Nuova Francia e molti popoli del Nord diventavano ciechi in età
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favore segnalato quando dal labbro del sovrano la tazza passava a quello del suddito. Non dimenticò quest'uso l'imperatore Massimo, allorché (nel IV
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cominciò per chiamare a nome il Bignon, mostrò tutta l'amarezza del risentimento e dimenticò le regole detta pulitezza francese e delle assemblee numerose
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ricordanza de' benefizi riesce gravosa al beneficato. Custode dell'altrui gloria e quasi dimentico della propria, si trova infinitamente lontano dal più vile
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