Per la medesima ragione approvo la legge d'Adriano il quale esigeva da' senatori che non comparissero mai in pubblico senza toga, la quale, come é
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maggiore possibilità di vedere d'essere veduta; 2.° Dimostra ad essa la vostra inferiorità e servitù. L'imperatore Adriano avendo osservato che un liberto
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la verità al re. Una donna, a cui l'imperatore Adriano aveva negato udienza sedendo pro tribunali, gli disse: Cessate dunque d'essere principe
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parola d'Adriano a Roma, ecc. Siccome il magistrato non lascia d'essere uomo, quindi non di rado soggetto all'orgoglio in ragione del potere, perciò si
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basse maniere e servili che usava seco lui Adriano. Carlo V disse ad un adulatore: M'accorgo che pensate a me ne' vostri sogni. 3.° Vanità e
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l'architetto Apollodoro, il quale, sapendo quanto l'imperatore Adriano era avido di lodi, criticò un di lui tempio in modo un po' burlesco, osservando che
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