2.° A Roma, allorché portavasi in tavola un pesce o qualche uccello raro, lo precedeva il suono de' flauti, e i commensali con battimenti di mani
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suono dell'arpa gli attestava l allegrezza che la sua presenza diffondeva in tutta la famiglia; ed un pranzo sontuoso, quale lo permettevano le facoltà
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d'idee proprie. Ritoccherò questo argomento nel terzo libro. d) Siccome la ripetizione dello stesso suono, benché piacevole, fa nascere la noia, così
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gli altri atteggiati a sprezzo o sbadigliano; essi provano quell'ingrata sensazione che prova chi attento al dolce suono dell'arpa, viene
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arlecchino: nè l'uomo di gusto confonde il suono delicato dell'arpe col fracasso assordante delle campane. L'uomo diviene buffone allorché induce gli
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