di dire che quast'uomo stava meglio sulla porta che alla mensa. III. Non pretendete alla mensa posto distinto, il che offende l'altruivanità, e può
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giudicano le persone. Enrico III re di Francia era si scrupoloso sulla pulitezza del vestito, che un giorno cacciò da sé il duca d'Epernon, perché gli
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Dopo questi riflessi un po' vaghi scenderà a discutere le variazioni della moda colla scorta dell' econimia e della morale. III. Dalle foglie degli
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mormorazione , detrazione o calunnia contro di essa. III. La ragione approva certe frasi gentili, certe formole di deferenza , che l' urbanità ha
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III. Se, dopo d'averla salutata, dovete accompagnarla per via, non le camminerete a fianco, ma un pocolino indietro; il che 1.° Procura ad essa
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III. Il complimento vuol esser piuttosto abbondante che scarso. Monsignor della Casa dice: » Tu farai dei complimenti » come fa il sarto de'panni, il
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III . A chi ti onora non risponderai come fanno parecchi; Voi volete prendervi giuoco di me; il che è un'offesa: ma dirai piuttosto e a cagione
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III. Siate breve nelle vostre lettere colle persone occupate d'affari o di scienze; colle persone amate le vostre lettere non saranno mai lunghe
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III. Ne secoli di mezzo 1.° La divozione ottenne che fossero sciolti i pellegrini (nell' VIII, IX e X secolo più numerosi de'mercanti) dagl'infiniti
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rimostranze al re d'lnghilterra Guglielmo III: Che cosa volete ch'io faccia? disse Guglielmo - Sire, rispose il ministro danese, se voi vi lagnaste al re
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sensibilità 23 §1. Vista 24 2. Udito 28 3. Tatto ivi 4. Odorato 30 CAPO II Atti molesti altrui memoria 34 III. Atti molesti agli altrui desiderii 39 IV
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risvegliar memorie dolorose nell'altrui animo, non si deve estendere in modo da essere schermo ai malvagi. Allorchè Enrico III re di Francia cedette alla
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III. Imperfezioni morali. I vantaggi sociali, civili, commerciali che frutta onoratezza, inducono ciascuno a vantarsene; è questo vanto è tale, che
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III. Affettazione. Se una certa timidezza ci dà un'aria imbarazzata e ci cagiona inopportuno rossore, all'opposto il desiderio troppo vivo di
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III. Attitudini. 1.° Tra le attitudini ridicole « singolarmente significante » é una testa, che, mal potendo reggersi » sul collo, si abbandona
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III. Debolezza di raziocnio. Un nome mostra scarsezza di raziocinio o di senso comune 1.° Deducendo il futuro da'casi accidentali, non dalle leggi
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credito. III: I principi, a cui negli scorsi secoli avea fatto paura la nobiltà potente, colsero tutte le occasioni di diminuirne i privilegi, fonti di
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III. Se avete qualche difetto fisico, siate il primo a riderne voi stesso; in questa maniera sfuggirete all'altrui motteggio: facendo altrimenti
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la mia replica? Ebbene, non l'eviterete; io pubblicherò un libro che avrà per titolo: Risposta al silenzio di la Mothe. III. Lo spirito di
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che, restio all'analisi, al comun guardo ascondevasi. III. Acciò la sorpresa e il piacere cagionino riso, vogliono essere prodotti da lievi contrasti
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Le numerose fonti da cui si possono trarre le facezie vogliono essere ridotte a cinque capi generali. I. Deformità logiche; II. Deformità morali; III
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44 e seguenti. III. Deformità fisica si é quella che emerge dalle deformità visibili, corporee, naturali. « Vastissimo » campo di ridicolo si é
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rispose: Lo sarebbe di più senza la tua presenza. III. In un crocchio di persone che si stimano e si amano, cresce il sentimento della forza che in mezzo
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vittoria, questi non riescono nelle loro dispute che a raddoppiare il velo che ingombra il loro intelletto e a vie più nelle loro opinioni smarrirsi. III
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promoverla (Smith, Des causes des richesses ecc., t. III, pag. 54-55-435, ecc. - Say, Encyclopédie progressive, premier cahier, pag. 356 357
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. III. Il selciato delle strade non conta antica data in Europa. Prima del 1184 nissuna strada di Parigi era selciata; il fango e le immondezze vi
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non era riuscito » a sradicarlo ». ( Hist. de la vie privée des Francois, t. III, pag. 131-132). (XVI secolo). In occasione di certi disordini commessi
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ciò che gli si dimandava di quello che cessar di bere del vino di Rheims. (Vie privée des Francois, t. III, p. 43). In un concilio tenuto a
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almeno tre colpi. La stessa legge era stata promulgata antecedentemente in Inghilterra nel 1336 sotto Odoardo III, perché la difesa del regno, dice la
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. III pag 41) Alcuni principi e baroni in Inghilterra mantenevano delle mute di 1600 cani e più. Le caccie reali cagionavano tanta spesa, quanta i tornei
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doveri del proprio stato. Nello stesso secolo il Sommo Pontefice Alessandro III, in una lettera diretta agli ecclesiastici della contea di Berkes, li
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incoraggiato dall'esempio degli stessi re. Enrico III re di Francia eresse nel suo Louvre un ridotto dove alle carte giocavasi e ai dadi, e dove in una
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implentes Christi ecclesias filiis adoptivis, sed tumulos corporibus, et inferos miseris animabus satiant. (Canciani, Leges Barbororum, t. III, p. 408. col
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» negli atti pubblici, dove ancora sussistono » e sono monumenti irrefragabili della loro venalità». Henry, Histoire d'Angleterre,> tom. III, pag. 346
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I. Gli esercizi guerreschi, di cui ho parlato nel capo III, oltre d'essere un trattenimento ne' momenti d'ozio e un mezzo di rapina, erano richiesti
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altrui né ai diritti; si offende l'altrui amor proprio, si tradiscono i sentimenti del proprio animo, ecc. III. Dopo la fama di decenti ed oneste il
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sottraevano alla giustizia , a patto di dividere il prodotto del brigantaggio. Sotto il regno del debole Enrico III, re d' Inghilterra sul principio
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d'uccidere Enrico III re di Francia, cattolico. (NB. Enrico III aveva contribuito all'esecuzione della notissima strage de' Protestanti francesi successa nel
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Marie egiziane penitenti i senza molto » vestito. Bettinelli, Risorgimento d' Italia. - Saint-Foix, OEuvres, tom, III, pag. 101 D'uomini seminudi erano
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dell'incoronazione di Riccardo III re d'Inghilterra, nella gran sala di Westminster. Della Francia e dell'Italia, dice Saint-Fois: » Ne' sette od otto giorni che
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23 CAPO III. Scelta delle conversazioni 25 » IV.Soggetto delle conversazioni 30 § 1. Soggetti generalmente noiosi 33 » 2. Soggetti aggradevoli 39 » 3
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mio orologio? - Il vostro orologio, rispose il cardinale, ci ricorda le ore; voi ce le fate dimenticare. III. Tutti i discorsi che escono dai limiti
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inerzia intellettuale, sia per non torturare l'altrui pazienza. III. Se il vostro compagno commette degli errori, correggetelo con garbo senza fare
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