18.° Non fregarsi i denti coi diti o colla tovagliuola o tovaglia, e molto meno asciugarsi coll'una o coll' altra il sudore; 19.° Non stuzzicare i
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tossire bevendo, onde non gettare spruzzi di vino sul volto o sugli abiti degli astanti; 8.° Non sciacquarsi la bocca e i denti alla presenza altrui per
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, comprimersi la testa al punto da renderla piatta o conica o sferica o cubica, strapparsi dei denti incisivi, farsi gonfiare le guance col mezzo di
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denti, li tolgono colla sinistra, salutando quelli che vanno a visitarle. Al Giappone un amico, un conoscente vi saluta togliendosi dal piede una
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d'esempio, si presto i denti a chi ha l'abitudine di lavarsi la bocca ogni mattina; è represso lo sviluppo di più malattie cutanee dall' uso della monda
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sensazioni che suppone negli altri, e analogo dispiacere o piacere ne risente, se estranei affetti non vi si oppongono; perciò ci si allegano i denti
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, principalmente se lamentevoli e notturni. Il dirugginare i denti, il fregare ferri, lo stropicciare pietre aspre, il graffiare vetri, il cane cho
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gesto analogo ai sentimenti che esprime. . . . . ci piacciono così come ci piacciono degli occhi vivaci, delle rosee guance, dei denti alabastrini
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» In vero non si conviene e dispare assai, dice » Castiglioni, vedere un uomo di qualche grado, » vecchio, canuto, senza denti, pien di rughe
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. * Gli indiani, allorché bevono, tengono il vaso sospeso in modo che non tocchi nè i denti né le labbra, e versano il liquore dall' alto, stoltamente
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senza pensare a lui; egli si volge e vi mostra i denti, temendo che vogliate rapirgli parte del suo pasto o tutto. - In questo stato d'allarme si
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calore, quanto che ciascuno parla, come si dice, in aria, e si batte con strali di nebbia. Nel 1593 corse rumore che essendo caduti i denti ad un fanciullo
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sotto » il mento. La rubrica del secondo giorno era questa; » Monsignore, ch'é presente, vi dona venti paneri » pieni di dolori di denti, e aggiunge
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