Available for academic research purposes only
Codifica XML-TEI secondo le norme del progetto PRIN
PRIN 2012 - Accademia della Crusca
L'attuazione della d.q. 577/2003 sul reciproco riconoscimento dei provvedimenti di sequestro a fini di prova o di confisca
La decisione quadro [d.q.] n. 577/2003, cui il D.Lgs. n. 35/2016 dà attuazione, costituisce la prima forma di concretizzazione del c.d. "principio di mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie" in materia di procedure "in rem", per la preservazione di fonti probatorie o l'ablazione di patrimoni illeciti, esperibili in territorio europeo. L'operatività del principio di reciproco riconoscimento è tuttavia circoscritta alla sola fase cautelare del sequestro del bene collocato all'estero, mentre la fase "a monte" - relativa alla ricerca del bene sequestrabile - e quella "a valle" - relativa alla destinazione finale del bene sequestrato - sono affidate alle tradizionali procedure di assistenza giudiziaria in materia probatoria o di confisca. A cagione delle sue ridotte potenzialità operative, l'Europa ha soppiantato tale strumento con nuovi e più efficaci meccanismi di cooperazione - alcuni, ancora in attesa di recepimento da parte del legislatore italiano - che forniscono una disciplina completa del mutuo riconoscimento rispetta all'intera procedura "in rem". Pur consapevole che trattasi ormai di disciplina inattuale poiché ampiamente superata da più recenti atti dell'Unione, il legislatore italiano - preoccupato di incorrere in procedure di infrazione - ha comunque optato per il suo recepimento, benché tardivo. Il presente lavoro mira a verificare se, come e in che misura siano stati adempiuti gli obblighi di risultato imposti dalla decisione quadro "de qua".