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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Autorità "antitrust" e Corte costituzionale: il dialogo al tempo della crisi
Sul presupposto che in tempi di crisi economica si fa più forte la tentazione dei legislatori di accogliere le richieste di protezione emergenti dalla società, abbandonando i principi competitivi in favore di assetti più rispondenti agli interessi particolari, lo scritto indaga la posizione assunta dalla Corte costituzionale rispetto a simili tendenze attraverso l'esame delle pronunce adottate in tema di concorrenza e di libera iniziativa economica nel triennio 2011-2014. L'obiettivo è in primo luogo quello di comprendere se, in tempi di rivisitazione critica del ruolo del mercato e delle sue regole, il giudice delle leggi abbia assecondato quelle istanze oppure abbia frapposto un argine alle spinte protezionistiche portate dal vento della crisi. In secondo luogo, poiché dall'esplosione della crisi del debito sovrano buona parte della legislazione economica al centro del contenzioso è stata direttamente ispirata dall'Autorità "antitrust", l'esame della giurisprudenza costituzionale offre anche una interessante cartina di tornasole per ricostruire il dialogo a distanza intercorso tra la Suprema Corte e la stessa Autorità. A conclusione della ricerca emergerà che nel triennio considerato le pronunce del supremo Giudice si sono mosse non solo in sostanziale continuità con gli indirizzi emersi nella fase precedente, ma anche in singolare sintonia con le posizioni e i principi affermati dall'Autorità antitrust. Questo dialogo tra le due istituzioni rappresenta uno degli elementi di maggiore novità del periodo e merita un giudizio positivo, poiché si è rivelato decisivo per la "messa in sicurezza" delle liberalizzazioni varate a livello statale. Al contempo, lo stesso non è riuscito a far superare alcuni limiti e inadeguatezze dell'interpretazione giudiziale che, già manifestatisi nel periodo precedente, hanno trovato conferma e, per taluni versi, persino accentuazione nel periodo considerato.