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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
Le persone vulnerabili in caso di catastrofi naturali, ambientali e tecnologiche
L'obiettivo del presente studio è quello di analizzare la posizione delle persone più vulnerabili in situazioni in cui si verifichino disastri ambientali o disastri industriali; poiché da tali contesti è possibile trarre alcune considerazioni critiche in relazione all'impatto che tali eventi hanno sul lavoro. In tale prospettiva l'A. evidenzia come, nel contesto del lavoro, gli effetti dei disastri ambientali e delle catastrofi naturali si ripercuotono con maggiore intensità sulle categorie di lavoratori più vulnerabili, mettendo in rilievo come ci siano molteplici fattori, di natura oggettiva e soggettiva, che espongono i lavoratori a maggiore vulnerabilità. I fattori soggettivi sono riconducibili a: sesso, nazionalità, provenienza, disabilità, orientamento sessuale e religioso, età, educazione e "status" familiare. I fattori oggettivi sono invece quelli riconducibili alla tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione lavorativa, alle condizioni ambientali e a quelle di maggiore precarietà lavorativa. L'A. sottolinea, altresì, come al concetto di vulnerabilità correlata al lavoro è strettamente legato quello di precarietà, la quale è più probabile che colpisca i lavoratori in "luoghi sociali già emarginati", quali soprattutto: donne, genitori single, i gruppi razziali, i nuovi immigrati, lavoratori temporanei stranieri, persone aborigeni, persone con disabilità, anziani e giovani. Applicando poi al contesto del lavoro la definizione di vulnerabilità in caso di catastrofe, quale misura della capacità di anticipare, far fronte, resistere e di riprendersi a fronte degli effetti della catastrofe stessa, si può di conseguenza ipotizzare che i lavoratori già vulnerabili per i fattori soggettivi ed oggettivi elencati lo siano anche maggiormente in situazioni di emergenza, anzitutto per la maggiore esposizione al rischio di perdere il posto di lavoro. Infine, l'A. osserva che l'effetto di un disastro in una zona può determinare non solo un cambiamento del tipo di lavoro disponibile, ma altresì variazioni significative della forza lavoro disponibile sul territorio colpito. Questo rischia di influenzare negativamente ancor più coloro che sono impiegati temporaneamente o in altre forme dì lavoro precario, nonché quelli che sono alla ricerca di un lavoro.