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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
I giochi della criminalità organizzata
A dispetto della endemica crisi del mercato economico europeo di cui si è inermi spettatori già da qualche anno, il settore del "gambling" italiano sembra non averne risentito essendo, al contrario, uno dei pochi superstiti protagonisti di un "trend" di crescita che non accenna a placarsi. In realtà il nesso "causale" tra i due eventi è ravvisabile proprio nella crescente esigenza dello Stato di trovare fonti alternative di entrata, in questo panorama di forte crisi finanziaria, attraverso un sempre più diffuso ricorso al gioco legale. Sfortunatamente, oltre a tenere presenti gli effetti degenerativi del fenomeno sui cittadini, occorre considerare come il settore costituisca un'appetibile fonte di guadagno per la criminalità organizzata. Con il supporto di sofisticatissime tecniche, finalizzate all'elusione dei presìdi di controllo posti dallo Stato, le cosche mafiose si accreditano come l'undicesimo concessionario "occulto". (Questo articolo è presente nella rivista anche in inglese. - The english version of this article is also available in this review)